venerdì 17 giugno 2016

16 giugno - Cgil-cisl-Uil "scoprono" che la "buona scuola" crea licenziamenti. Ma per favore



Saltano 11 posti per gli insegnanti delle scuole superiori: "altro che Buona Scuola"
Da un incontro tra i sindacati e l'Ufficio Scolastico Provinciale di Alessandria sugli organici delle scuole superiori di tutto il territorio provinciale è emerso un taglio di 11 insegnanti. "La legge sulla Buona Scuola, di buono finora ha riservato ben poco" commentano le sigle sindacali che dichiarano fin da subito il loro massimo impegno per recuperare questi "perdenti posto"
 PROVINCIA - Ad essere stata colpita è tutta la provincia, con una maggiore concentrazione nel casalese. Ancora una volta al centro dell'attenzione c'è la “Buona Scuola” che “di buono finora ha riservato ben poco” come spiegano i sindacati uniti (Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda-Unams). Dopo un incontro di qualche giorno fa tra i rappresentanti sindacali e l'Ufficio Scolastico Provinciale di Alessandria è emerso lo sfasamento in negativo di circa 50 posti tra le richieste di personale insegnante avanzate dalle scuole superiori della provincia e il budget di posti in organico assegnato di diritto dal Ministero.
1103 è stata la richiesta di docenti da parte di tutti i dirigenti scolastici degli istituti superiori provinciali, mentre 1053 sono stati la risposta di Roma, del Governo, ovvero i posti disponibili. “50 perdenti posto che grazie ad un primo lavoro di riorganizzazione scolastica, delle stesse classi per il prossimo anno scolastico, è stato ridotto ad 11” spiega Carlo Cervi della Cisl Scuola. Non si è quindi riusciti ad azzerare totalmente la differenza e così il risultato è “un taglio di 11 insegnanti per le scuole superiori di tutta la provincia alessandrina”.
E' appena terminato un anno scolastico e le problematiche sul prossimo sono già emerse: “abbiamo dovuto constatare – spiegano i sindacati - per quanto riguarda il tanto sbandierato 'organico di potenziamento', che la legge sulla Buona Scuola dovrebbe assegnare agli istituti per metterli in condizione di svolgere al meglio il loro lavoro, la totale mancanza di sincronizzazione fra le richieste delle scuole e i posti effettivamente assegnati dal Ministero”. Non vengono cioè dati effettivamente gli insegnanti che servono alle singole scuole e che esse stesse richiedono: “così ad esempio, se un insegnante di matematica, l'organico di potenziamento che pesca da una graduatoria in esaurimento manda un insegnante di musica”. Questo fa sì che il prossimo anno scolastico 2016/2017 si annunci già denso di problemi e difficoltà pratiche di funzionamento: “i posti cosiddetti di potenziamento dovrebbero essere in più rispetto all'organico di diritto, invece sono già inclusi in quel numero che stabilisce il Ministero” spiega Cervi.
La legge 107, meglio nota come Buona Scuola, “di buono finora ha riservato ben poco, e i punti di criticità denunciati dai sindacati, che ben conoscono i problemi quotidiani in cui si dibatte la scuola italiana, si stanno puntualmente verificando” commentano le sigle sindacali legate alla scuola. Che dichiarano fin da subito il loro massimo impegno a recuperare nell'organico “di fatto”, cioè quello definitivo, gli 11 posti tagliati, assicurando nel contempo la loro presenza nelle scuole per aiutare il personale e provare a risolvere almeno una parte delle difficoltà.
16/06/2016

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