sabato 19 maggio 2018

18 maggio - Una buona notizia: reintegrata la lavoratrice che aveva contratto il cancro. Ma la battaglia è ancora lunga


Licenziata dopo il tumore, Piccolo Cottolengo reintegra la dipendente
La soluzione trovata permetterà a Giuseppina di  continuare a lavorare, preservando le sue condizioni di salute
 Milano,18 maggio 2018 - Promessa mantenuta: il Piccolo Cottolengo Don Orione di Milano ha reintegrato Giuseppina Bruzzano, la lavoratrice licenziata lo scorso 30 aprile che aveva denunciato come "il provvedimento fosse stato preso perché un grave tumore le aveva imposto alcune limitazioni".
La storica istituzione religiosa di assistenza agli anziani, rende noto con "soddisfazione" il Sindacato generale di base (Sgb), l'ha richiamata in servizio: "la soluzione trovata - dice l'organizzazione - le permetterà di continuare a lavorare, preservando le sue condizioni di salute". La dipendente, 53 anni, è un'ausiliaria socio-assistenziale (Asa) che per 36 ore di lavoro settimanale percepisce circa 1.100 euro netti, è sposata e ha un figlio studente. Cinque anni fa si è ammalata di una patologia oncologica. Il suo caso ha avuto forte attenzione da parte di stampa e televisione. Il sindacato aveva chiesto, in una lettera aperta, l'intervento di Papa Francesco e un incontro urgente con l'arcivescovo del capoluogo Lombardo Mario Delpini. Il direttore Don Pierluigi Ondei aveva espresso, a sua volta in una lettera aperta, "profondo dispiacere", sottolineato che la struttura aveva "sempre accolto" le richieste della signora Bruzzano e soprattutto che non si era trattato di un «licenziamento a causa del cancro». Quindi aveva annunciato che si sarebbe creato un posto apposito. E così è stato.

"Il problema delle idoneità al lavoro con limitazioni o delle inidoneità per i lavoratori che si occupano dell'assistenza alla persona - sottolinea Margherita Napoletano, del direttivo nazionale e dell'esecutivo lombardo di Sgb - rimane un problema diffuso e va affrontato con grande attenzione alla prevenzione ed individuando soluzioni, anche a livello organizzativo che consentano ai lavoratori di mantenere il lavoro e anche la salute".



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