Oggi le 91
lavoratrici delle pulizie/ausiliariato degli asili del Comuna ei Taranto hanno
firmato il nuovo contratto e ripreso il lavoro. Ma nonostante questa volta il
capitolato d’appalto indichi chiaramente le tante mansioni di ausiliariato
(oltre quelle di pulizia) che le lavoratrici devono svolgere, permane la
vergogna di un orario di lavoro di 11 ore settimanali e un livello di inquadramento
al di sotto delle mansioni effettivamente svolte; vale a dire permane da parte
del Comune e della nuova Ditta vincitrice dell’appalto – Servizi Integrati
srl – una violazione anche dei minimi contrattuali del CCNL Multiservizi
che prevedono 14 ore settimanali e il parametro 115 del 2° livello.
Per questo
questa mattina lo Slai cobas con un’ampia delegazione di lavoratrici ha fatto
un incontro con l’assessore Vozza della Pubblica Istruzione e i
dirigenti del settore – a cui è seguito un incontro tra Comune e Ditta.
Questo
incontro è stato come i film che ricominciano d’accapo e dicono sempre le
stesse cose, con in più dirigenti e assessori nuovi che si dichiarano non
informati di una situazione che dura da ben 11 anni.
Lo Slai
cobas ha posto in maniera netta che pretendiamo quantomeno l’applicazione, in
termini di orario e di livello retributivo, di quanto stabilito dal Contratto
nazionale Multiservizi entro il mese di settembre. E a questo proposito,
l’avvocato dello Slai cobas, Soggia Mario, farà pervenire in questa settimana
una nota al Comune sulla questione dei livelli.
In mancanza
nel mese di ottobre saranno proclamati due giorni di fermata negli asili.
Lo Slai
cobas respinge la maniera ricattatoria con cui assessore e dirigenti comunali
hanno posto nell’incontro il confronto con le lavoratrici, affermando che se
aumentasse l’orario la Ditta potrebbe licenziare una parte delle lavoratrici.
Unendo poi a questo l’altro discorso di mancanza di fondi da parte del Comune. Vale
a dire assessori e dirigenti del Comune, che dovrebbero tutelare il
rispetto dei diritti contrattuali delle lavoratrici nell’affidamento degli
appalti, affermano invece che si possono violare diritti dei lavoratori
previsti da leggi e contratti!
Ma questa
volta sono le lavoratrici che non accetteranno più questa situazione e, se non
ci sono novità positive, passeranno ad ottobre dalla denuncia alla lotta!
SLAI COBAS
per il sindacato di classe
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