giovedì 3 settembre 2015

1 settembre - TARANTO: Lavoratrici asili, cambia appalto, cambia Ditta ma la condizione delle lavoratrici resta sempre negativa



Oggi le 91 lavoratrici delle pulizie/ausiliariato degli asili del Comuna ei Taranto hanno firmato il nuovo contratto e ripreso il lavoro. Ma nonostante questa volta il capitolato d’appalto indichi chiaramente le tante mansioni di ausiliariato (oltre quelle di pulizia) che le lavoratrici devono svolgere, permane la vergogna di un orario di lavoro di 11 ore settimanali e un livello di inquadramento al di sotto delle mansioni effettivamente svolte; vale a dire permane da parte del Comune e della nuova Ditta vincitrice dell’appalto – Servizi Integrati srl – una violazione anche dei minimi contrattuali del CCNL Multiservizi che prevedono 14 ore settimanali e il parametro 115 del 2° livello.
Per questo questa mattina lo Slai cobas con un’ampia delegazione di lavoratrici ha fatto un incontro con l’assessore Vozza della Pubblica Istruzione e i dirigenti del settore – a cui è seguito un incontro tra Comune e Ditta.
Questo incontro è stato come i film che ricominciano d’accapo e dicono sempre le stesse cose, con in più dirigenti e assessori nuovi che si dichiarano non informati di una situazione che dura da ben 11 anni.
Lo Slai cobas ha posto in maniera netta che pretendiamo quantomeno l’applicazione, in termini di orario e di livello retributivo, di quanto stabilito dal Contratto nazionale Multiservizi entro il mese di settembre. E a questo proposito, l’avvocato dello Slai cobas, Soggia Mario, farà pervenire in questa settimana una nota al Comune sulla questione dei livelli.
In mancanza nel mese di ottobre saranno proclamati due giorni di fermata negli asili.
Lo Slai cobas respinge la maniera ricattatoria con cui assessore e dirigenti comunali hanno posto nell’incontro il confronto con le lavoratrici, affermando che se aumentasse l’orario la Ditta potrebbe licenziare una parte delle lavoratrici. Unendo poi a questo l’altro discorso di mancanza di fondi da parte del Comune. Vale a dire assessori e  dirigenti del Comune, che dovrebbero tutelare il rispetto dei diritti contrattuali delle lavoratrici nell’affidamento degli appalti, affermano invece che si possono violare diritti dei lavoratori previsti da leggi e contratti!
Ma questa volta sono le lavoratrici che non accetteranno più questa situazione e, se non ci sono novità positive, passeranno ad ottobre dalla denuncia alla lotta!

SLAI COBAS per il sindacato di classe

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