giovedì 3 settembre 2015

3 settembre - Brasile: ancora scioperi nel settore automobilistico contro i licenziamenti di massa



Gli ultimi della serie sono quelli di Mercedes-Benz che ha annunciato nuovi tagli in Brasile nello stabilimento di Sao Bernardo do Campo, citta' confinante con la megalopoli di San Paolo, a partire dal 1 settembre. In segno di protesta, circa 7 mila operai hanno proclamato lo sciopero a tempo indeterminato.
Il commercio di veicoli è sceso del 21% da gennaio a luglio nel Paese sudamericano, quarto maggior mercato del mondo per vendite. Dall'inizio dell'anno, annunci di dimissioni hanno riguardato varie case, tra cui General Motors, Mitsubishi e Volkswagen. Secondo la Confindustria di San Paolo (Fiesp) il comparto nel suo complesso ha mandato a casa 6.661 persone solo il mese scorso.
Il gruppo automobilistico tedesco Daimler prevede di ridurre la sua forza lavoro di 1.500 persone nella fabbrica di camion, sempre a causa del forte calo delle vendite. "Dobbiamo trovare una soluzione a breve termine per 1.500 lavoratori", ha spiegato un portavoce di Daimler. Il mercato dei veicoli brasiliano è sceso nel primo semestre del 44 per cento e le vendite di camion Daimler ha subito un calo di dimensioni simili. "Purtroppo, una rapida ripresa del mercato non è prevista", ha aggiunto.
Dall'inizio del 2013, la casa automobilistica tedesca ha già ridotto la sua forza lavoro in Brasile di circa 3.000 posti di lavoro, secondo il rapporto semestrale della società. Daimler impiega ancora quasi 11.900 lavoratori del paese sudamericano. Pochi giorni fa, cinquemila operai della General Motors, avevano deciso lo sciopero generale dopo che oltre 250 loro colleghi del complesso industriale di Sao Jose' dos Campos (sempre nello Stato di San Paolo) nel fine settimana avevano ricevuto per telegramma le lettere di licenziamento senza giusta causa.

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