Comunicato stampa
mercoledì 3
agosto 2016 è iniziato lo sciopero della fame per i diritti nel gruppo Kamila/Italtrans
Nei magazzini, oltre a condizioni di lavoro durissime
che consumano i lavoratori con il cottimo del numero de colli orari movimentati
e controllati elettronicamente, come dei piccoli robot, che però si rompono la
schiena le braccia e altro.
Devono contrastare una diffusa e quotidiana azione
antisindacale. 4 lavoratori sono stati licenziati colpevoli di essersi iscritti
allo Slai Cobas sc, 40 lavoratori sono stati deportati dal magazzino di Basiano,
(dove hanno lavorato per anni), a quello di Brignano, il giorno dopo la loro
iscrizione al ns sindacato. Da notare che a Brignano hanno organizzato un turno
appositamente dove hanno confinato questa squadra, e a Basiano hanno chiamato
nuovi lavoratori per sostituirli.
Devono anche far fronte ad una costante violazione dei
loro diritti umani. Non hanno più una vita. Il loro tempo libero, i loro
affetti e interessi personali, sono scanditi dai messaggini delle cooperative
che ad ogni ora del giorno e della notte notificano un cambio di turno, di sede
di lavoro, la sospensione del lavoro per x giorni...
Un mondo di vita e di lavoro tutto da scoprire, quello
che impazza a ritmi folli nelle piattaforme della logistica, da dove transitano
tutte le merchi che riforniscono i supermercati.
Mercoledì 3 agosto 2016 dalle ore 11.00 è iniziato
l'allestimento del presidio permanente per lo sciopero della fame ore 15.00
conferenza stampa davanti al magazzino Kamila a Brignano Gera D'Adda (BG) via Copernico
1
I lavoratori
lottano per:
Il ritiro dei
licenziamenti
Il rientro a Basiano
dei 40 lavoratori trasferiti o sospesi, subito dopo la loro iscrizione al
sindacato
Turni regolari
e di 8 ore per tutti, condizioni di lavoro umane
La fine dei prelievi
illegittimi in busta paga, nei magazzini di Calcinate, Brignano, Basiano
per il sindacato
Sergio Caprini 340 7226074
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