La riorganizzazione delle file operaie nel quadro del sindacalismo classista e combattivo è complessa, dato lo scarso radicamento del sindacalismo di base nelle grandi fabbriche - che ne è la chiave essenziale in un percorso di lunga durata - e la linea collaborazionista 'di sinistra' della Fiom - rispetto a cui l'unico tentativo serio ed effettivo è stata finora la battaglia della GKN, mentre obiettivamente nessuna fiducia abbiamo nell'opposizione interna organizzata che fa capo a Eliana Com.
Oggi è il lavoro nelle fabbriche e nelle grandi fabbriche quello più difficile ma anche il principale su cui lo Slai Cobas per il sindacato di classe punta dove è presente e, nel piano di lavoro, anche dove è ancora assente, vedi il gruppo Stellantis,
Per cui non crediamo alla possibilità di scioperi generali che possano avere in questa fase una influenza reale in questo settore centrale della classe.
Naturalmente questo non può voler dire non appoggiare ogni fermento o iniziativa che vada in questa direzione.
Dove si lotta in fabbrica per il salario, il lavoro, la salute e sicurezza, contro la guerra imperialista e il governo imperialista italiano, contro l'attacco al diritto di sciopero e il comando dispotico di fabbrica, noi ci siamo e ci saremo sempre.
In questo senso nello sciopero e la manifestazione nazionale promossa da USB a Roma per il 22 noi appoggiamo le realtà operaie presenti, anche se non pensiamo che si tratta di sciopero generale, nè tantomeno di una manifestazione che possa andare fuori dai confini di una situazione ancora poco incisiva anche sul fronte dei risultati.
Slai Cobas per il sindacato di classe - coordinamento nazionale
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