Fincantieri, sorpresa in busta paga:
salari decurtati. La rabbia diventa sciopero
Sestri Levante - L’amara sorpresa, per i
dipendenti di Fincantieri in cassa integrazione, è arrivata all’apertura
della busta paga: nel cedolino mancava una voce, quella del cosiddetto
“anticipo di cassa”. «E sono soldi –– In busta si sono trovati così con
7-800 euro». La protesta dei lavoratori si è subito trasformata in un’ora
di sciopero, dalle 9 alle 10 di ieri, e la rabbia si è trasferita negli uffici
dirigenziali dello stabilimento di Riva Trigoso. «I vertici ci hanno detto
che senza accordo sindacale non erogano l’anticipo di cassa integrazione –
racconta Alessandro Delpino, coordinatore Fiom in Fincantieri – Ora valuteremo
con i nostri legali». Diciassette, a oggi, i dipendenti in cassa integrazione,
numero che poteva essere più alto – fino a 35 – ma che l’azienda, rivendica, è
riuscita fin qui a contenere in virtù di spostamenti di mansione,
trasferimenti, appalti portati all’interno. ». Il nodo dell’anticipo di cassa è
chiaro: «È l’Inps che paga per il mancato lavoro – spiega Delpino – ma
di solito la cassa integrazione viene anticipata dall’azienda stessa, che poi
recupera il denaro dall’istituto previdenziale. Non accade solo se un’azienda è
in stato prefallimentare. E non ci sembra il caso di Fincantieri». Che,
ricordiamo, sostiene che quello di Riva sia un vuoto di lavoro temporaneo,
perché i lavori sul rinnovo della flotta navale italiana garantiranno
occupazione fino al 2022.
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