giovedì 27 novembre 2025

27 novembre - Da Slai Cobas sc Ravenna: Un saluto militante a Michele Gatta, il compagno operaio, comunista, che ci ha lasciato

 

A Ravenna il nostro sindacato e il nostro circolo hanno perso l'operaio comunista Michele Gatta. 

A Ravenna Michele aveva aderito al nostro Partito e si era iscritto allo Slai Cobas, era un operaio attivo nell'organizzare, nel parlare, si era ribellato ai padroni e ai sindacati confederali che per questo gli avevano fatto cambiare reparto in questa fabbrica per punirlo, per rappresaglia nei confronti di una scelta che poteva mettere in discussione lo status quo in fabbrica, cioè il comando padronale e il collaborazionismo dei sindacati confederali, in una fabbrica chimica dove gli operai dipendenti comunque hanno condizioni salariali migliori. Ma Michele ha voluto ribellarsi a questo e la sua coscienza di operaio comunista ha rafforzato le sue convinzioni.

Michele era un operaio venuto dalla Puglia per entrare all'Enichem di Ravenna, suo padre già vi lavorava all'interno come metalmeccanico con le ditte. È una famiglia comunista, la sua, cresciuta nel partito, nel sindacato di Di Vittorio ma da essi si era staccato quando ormai il divorzio tra PCI e CGIL con la classe operaia era affermato e lui non aveva alcuna intenzione di abiurare le sue idee. Ha cercato altre strade e in questa ricerca ha incontrato proletari comunisti e lo Slai Cobas per il sindacato di classe negli anni '90. Da allora quella scelta si è trasformata in militanza politica e sindacale, ha contribuito nel lavoro di organizzazione.

Michele era un operaio generoso, altruista, sempre pronto a soluzioni pratiche. 

Michele era un operaio attivo nella lotta a livello locale e nazionale per la sicurezza sul lavoro, nelle lotte antifasciste, nelle campagne internazionaliste.

Il suo attivismo ed il legame con la nostra organizzazione si erano interrotti comunque già da prima che gli avessero diagnosticato quella malattia terribile del cancro che lo ha portato alla morte.

Ha lottato fino alla fine con spirito forte, senza mai abbattersi. 

Ha chiesto di fare il suo ultimo viaggio avvolto in una grande bandiera rossa, un grande drappo rosso su cui il suo fraterno amico, un operaio di Manfredonia come lui, ha pensato di aggiungere una kufia.

Questo dolore per la sua scomparsa oggi sono lacrime ma che ci daranno la forza ideologica per continuare a lottare, per trasformare in avanguardie comuniste gli operai ribelli costruendo il Partito comunista di tipo nuovo, lo strumento politico a cui il compagno Michele Gatta ha dedicato buona parte della sua breve vita.

Buon viaggio, compagno


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