I danni enormi del trasferimento a Potenza del Processo "Ambiente svenduto" si vedono tutti:
un processo fatto in un silenzio stampa totale, in aula sempre più piccola perchè si possono contare sulle dita delle mani i pochissimi avvocati presenti, sia da parte degli imputati sia delle parti civili.
Solo lo Slai Cobas e rappresentanti degli operai parti civili Slai Cobas sono presenti a buona parte delle udienze.
In questa situazione, il processo, ancora più degli anni passati, va avanti senza alcuna interferenza.
Ma soprattutto, questo processo da atto d'accusa contro i Riva e tutti i suoi complici, sta diventando un processo CONTRO GLI OPERAI, in cui alla fine si vogliono indicare gli operai come unici colpevoli di infortuni, malattie, ambiente inquinato; con gli avvocati ben pagati dagli imputati, che la fanno da padroni.
Ieri questo andazzo si è mostrato in tutta la sua schifezza. Nel parlare dei due infortuni mortali, di Marsella e di Zaccaria, un capo area, Colucci, ha potuto fare il suo show, addebitanto la causa degli infortuni alle inadempienze, errori degli stessi operai. ERANO MORTI PER COLPA LORO!
Mentre i padroni, i vari capi dell'Ilva avevano agito in tutto e per tutto correttamente.
Ma questo processo non può, non deve andare così!
Al termine di questa fase, di udienza preliminare, lo Slai Cobas terrà un'assemblea pubblica a Taranto. Ma la novità è che terrà un assemblea anche a Potenza, sollecitata e organizzata da avvocati e realtà di Potenza - probabilmente nei primi giorni di dicembre.
In queste assemblee leggeremo anche alcuni pezzi dei verbali delle udienze; essi sono emblematici, ampiamente dimostrano che per gli operai, per la popolazione di Taranto NOCIVO E' IL CAPITALE, NOCIVI SONO I PADRONI E I LORO COMPLICI POLITICI/ISTITUZIONALI, non la fabbrica.
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