I due fresatori erano stati assunti a tempo indeterminato; uno di loro lavorava presso l’azienda, specializzata in stampi per materie plastiche, da quasi due anni e l’altro da più di sei. La ditta aveva nell’ultimo anno fatto ricorso alla cassa integrazione ordinaria, ma nessuno si sarebbe aspettato dei licenziamenti in tronco, anche perchè l’azienda ha recentemente inserito nel proprio organico nuove figure. Entrambi i lavoratori licenziati sono iscritti alla FIOM e avevano più volte fatto rilevare all’azienda la mancanza, nel reparto produzione, di fotocellule e sensori di sicurezza sulle presse e su una macchina filettatrice. L’attesa ora è per il tavolo che si terrà alla Direzione territoriale del lavoro. La novità della riforma del governo Monti è proprio questa: in caso di licenziamento per motivi economici, per i lavoratori non è previsto il reintegro nel proprio posto di lavoro, ma devono accontentarsi di una minima buonuscita.
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