aggiornamento
ore 15: continuano
i lavori di sistemazione del presidio permanente davanti alla Granarolo.
Arrivata la legna per accendere il fuoco, si accumulano sia i facchini che i
solidali di fronte ai cancelli, aumenta a dismisura la fila dei mezzi bloccati.
Il grido "sciopero sciopero!" che ha scaldato tante notte insonni di
lotta risuona anche in questo pomeriggio di lotta, mentre ancora non ci sono
reazioni esplicite da parte delle forze dell'ordine..seguiranno ulteriori
aggiornamenti..
Mentre alcune scolaresche bolognesi passeggiavano questa mattina per via Cadriano, intente a visitare lo stabilimento della Granarolo, una sorpresa è arrivata a turbare la normalità di queste visite utili a nient'altro se non trasmettere una narrazione totalmente slegata dalla realtà dell'impatto sociale della multinazionale emiliana.
Da ormai diversi mesi assediata dalle lotte tenaci dei facchini della logistica e dei solidali, Granarolo oggi mostra solamente i colpiti dalle sue pratiche di espropriazione e sfruttamento. Nella giornata di lotta nazionale contro l'austerità di oggi, 20 gennaio, in collegamento con tante altre piazze d'Italia in lotta, si torna quindi a lottare a Bologna sulla spinta dei facchini, del Laboratorio Crash e del SI Cobas.
I cancelli della ditta sono infatti presidiati sin da mezzogiorno, i camion vengono bloccati all'entrata e all'uscita, mentre si ribadiscono le ragioni di chi, licenziato per aver scioperato contro i furti illegali alla propria busta paga, continua a lottare giorno e notte da diversi mesi. E giorno e notte sarà il presidio permanente che da oggi si lancia davanti ai cancelli, con momenti di blocco che si alterneranno a momenti di denuncia e comunicazione.
Grazie all'arrivo del camper con cui i facchini dell'IKEA di Piacenza vinsero l'anno scorso la loro specifica battaglia, camper parcheggiato proprio davanti ai cancelli, sarà appunto permanente la visibilità delle lotte e della dignità davanti ai cancelli di Granarolo e delle cooperative affiliate nel taglieggiamento dei propri dipendenti.
Facciamo Movimento per il Movimento
Mentre alcune scolaresche bolognesi passeggiavano questa mattina per via Cadriano, intente a visitare lo stabilimento della Granarolo, una sorpresa è arrivata a turbare la normalità di queste visite utili a nient'altro se non trasmettere una narrazione totalmente slegata dalla realtà dell'impatto sociale della multinazionale emiliana.
Da ormai diversi mesi assediata dalle lotte tenaci dei facchini della logistica e dei solidali, Granarolo oggi mostra solamente i colpiti dalle sue pratiche di espropriazione e sfruttamento. Nella giornata di lotta nazionale contro l'austerità di oggi, 20 gennaio, in collegamento con tante altre piazze d'Italia in lotta, si torna quindi a lottare a Bologna sulla spinta dei facchini, del Laboratorio Crash e del SI Cobas.
I cancelli della ditta sono infatti presidiati sin da mezzogiorno, i camion vengono bloccati all'entrata e all'uscita, mentre si ribadiscono le ragioni di chi, licenziato per aver scioperato contro i furti illegali alla propria busta paga, continua a lottare giorno e notte da diversi mesi. E giorno e notte sarà il presidio permanente che da oggi si lancia davanti ai cancelli, con momenti di blocco che si alterneranno a momenti di denuncia e comunicazione.
Grazie all'arrivo del camper con cui i facchini dell'IKEA di Piacenza vinsero l'anno scorso la loro specifica battaglia, camper parcheggiato proprio davanti ai cancelli, sarà appunto permanente la visibilità delle lotte e della dignità davanti ai cancelli di Granarolo e delle cooperative affiliate nel taglieggiamento dei propri dipendenti.
Facciamo Movimento per il Movimento
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