Questa notte mani vigliacche hanno appiccato il fuoco allo spazio studentesco selva, sede del Collettivo Autonomo Studentesco Ravenna e da tempo luogo di socialità e organizzazione delle lotte all’interno delle scuole della città, attraversato quotidianamente da decine di giovani e studenti.
Ancora non sappiamo chi sia stato, ma di una cosa siamo certi: chi stanotte ha bruciato lo spazio studentesco selva voleva colpire ciò che si costruiva li dentro. Voleva colpire la forza delle lotte studentesche che, mai come quest’anno, sono state protagoniste nelle piazze e nelle scuole della nostra città, lo sportello antisfratto che lì aveva trovato sede, la socialità alternativa alle logiche di profitto che giorno dopo giorno si creava tra quelle mura.
Noi, però, non ci facciamo intimorire, anzi, ciò che è successo ieri notte ci spinge a rilanciare con ancora più forza e determinazione i nostri percorsi di lotta, in una città che a partire da ieri notte è stata ferita e privata di un ulteriore spazio sociale.
Non sarà questo a fermarci! Lo studente paura non ne ha!
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