Riportiamo uno stralcio di un
comunicato di ex operai della Thyssenkrup:
In questi giorni il Comune di Torino
ha approvato il Programma di Trasformazione Urbana 2013-2016, che comprende la
riqualificazione delle ex Aree ThyssenKrupp, dove sorge lo stabilimento in cui
trovarono la morte 7 nostri compagni di lavoro. Un’area enorme, oltre 300 mila
metri quadrati... Ovviamente su questa area si sono già scatenati, da anni,
molti appetiti, sia pubblici (oneri di urbanizzazione) che privati
(speculazioni edilizie e aumento delle rendite fondiarie).
Il Comune non si pone neppure la
questione, almeno morale (visto che quella giuridica finora non ha visto
nessuna condanna per i responsabili della strage) di trattare l'area con la
logica di penalizzare chi ha causato quelle morti.
L’Amministrazione Chiamparino aveva
affermato, all’indomani della strage, di non voler concedere alla
multinazionale tedesca alcun beneficio, come il cambiamento di destinazione
d’uso, ed espresso la volontà che l’area venisse ceduta alla Città a titolo
gratuito come risarcimento “morale”.
Nulla di tutto questo! La TK, dopo
aver causato la morte di 7 operai si è intascata anche decine di milioni di euro
dagli appalti per la realizzazione e manutenzione delle scale mobili nelle
nuove stazioni ferroviarie di Porta Nuova e Porta Susa, con tanto di marchio in bella mostra! In sostanza
il Comune fa affari con i responsabili
di una tragedia che rimarrà per sempre una ferita indelebile per la nostra
Città.Chiamparino e Fassino fate affari con degli assassini!?...
La riqualificazione prevede la
realizzazione di una porzione residenziale (a fini abitativi), una di verde (da
annettere al parco già esistente di v. Calabria adiacente al Parco della
Pellerina) e una zona artigianale di terziario avanzato. Infine un luogo di
testimonianza di ciò che accadde quel 6 dicembre 2007, che suona come lacrime
di coccodrillo da parte dell’Amministrazione: l’istituzione che interviene
solo “dopo” l’accaduto, quando corre ai ripari dimostrando totale e colpevole
negligenza per quanto concerne controlli in materia di sicurezza nei luoghi di
lavoro, del tutto inesistenti. Per questo si aprirà a breve un altro processo
parallelo che riguarda 5 funzionari dell’Asl di Torino, rei di avvertire
preventivamente l’azienda dei sopralluoghi ispettivi.
Anche se pare scongiurato, come
sembrava nelle intenzioni iniziali, il trasferimento del deposito GTT di
Venaria nell’area a ridosso del parco più grande di Torino, resta il fatto che
l’area rimane pericolosamente disseminata di sostanze nocive dovute alle
lavorazioni siderurgiche e la cui bonifica deve essere a completo carico
dell’acquirente, che risulta essere la Bonafous S.p.A. (società ad hoc composta
da Gefim, società privata operante nei settori edile e immobiliare e Fintecna,
società pubblica interamente gestita dalla Cassa Depositi e Prestiti e
specializzata nella riqualificazione di grandi aree dismesse)...
inoltre si continua con la logica
criminale e anti ecologica di costruire altre soluzioni abitative assolutamente
inutili se non a fini speculativi a fronte della decrescita demografica, lenta
ma costante della Città, oltretutto in
presenza di decine di migliaia di
alloggi tenuti sfitti solo per mantenere alti i prezzi di vendita e locazione;
il Comune, se ha intenzione di costruire case nell'area, non ha tenuto in
debito conto il rischio, tutt’altro che remoto, di esondabilità (ultima
alluvione nel 2000, stabilimento TK e aree limitrofe completamente sommerse
dall’acqua). Ma ciò che desta maggiore preoccupazione, visti i recenti casi di
cronaca (Terra dei Fiochi in Campania e Ilva di Taranto, solo per citarne due)
riguarda la bonifica dell’area, trattandosi di un argomento che riveste grande
importanza e dagli enormi risvolti morali, sociali ed ambientali.
Preoccupazioni più che fondate visti
i risultati di altri esperimenti analoghi: ci
riferiamo in particolare alla Spina 3 e all’ex area delle Ferriere su
cui sono stati costruiti parchi, centri commerciali ed edifici, questi ultimi
utilizzati dagli atleti per le Olimpiadi invernali di Torino 2006 e poi
riconvertiti ad uso abitativo... sotto i quali vi sono ancora tonnellate e
tonnellate di scorie industriali nocive mai bonificate.
Sindaco Fassino, la soluzione non è
far costruire palazzi e giardini sopra le scorie di un’acciaieria ma dare
lavoro a chi è senza per bonificarle
(previa adeguata formazione)...
Torino, 14 febbraio 2014
Ex lavoratori
ThyssenKrupp Torino
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