Mentre per
giovedì 13 a Termini Imerese si prepara l'ennesima manifestazione, che i
sindacati confederali chiamano sciopero generale, come riportano i giornali,
con un corteo organizzato da "Comune, Chiesa, sindacati territoriali Fim,
Fiom e Uilm, Casartigiani, Confcommercio", gli operai che sono in presidio
davanti la Regione hanno ieri pomeriggio fatto un'assemblea per valutare le
iniziative della settimana.
Da un lato,
è stato detto, la mobilitazione prevista a Termini (iniziativa "a
tempo", come sono soliti fare i sindacalisti confederali, prima del 14,
giorno in cui si ritroveranno al Ministero le "parti"), contribuisce
a portare ancora una volta in primo piano, all'opinione pubblica, tramite
diversi quotidiani e televisioni, la vertenza che riguarda 1.200 operai, della
Fiat e dell'indotto, ma, dall'altro lato, gli operai si sono espressi
negativamente sulla vera efficacia di queste mobilitazioni e fiaccolate
notturne, che non sono mai servite a risolvere il problema, perché
sostituiscono alla lotta il "grido di aiuto" della "disperazione"
lanciato in generale, in questo caso con una "lettera-appello … rivolta
[oltre che al governo] anche ai leader di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso,
Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti."
Si tratta,
dicono gli operai, invece di mettere in campo tutta la forza che è stata
espressa in passato e che può ancora essere espressa oggi per costringere il
governo, da quello locale a quello nazionale a costringere la Fiat a
"sedersi al tavolo" e trovare per forza una soluzione.
Una grande
manifestazione, hanno detto gli operai, non come passeggiata, ma fatta con
l'intento serio di costringere il governo regionale a prendere una posizione
immediata, ferma e definitiva sull'industrializzazione di Termini Imerese,
cominciando a mettere a disposizione i milioni di euro che dovevano servire per
il "raddoppio della produzione" dello stabilimento Fiat e che ancora
sono nel cassetto, avrebbe avuto più senso!
I cortei, le
"passeggiate" organizzate dai confederali sono invece sempre e
soltanto un palcoscenico per i politici di turno che riempiono le orecchie dei
presenti con bei discorsi e promesse [in questo caso in vista delle elezioni
europee] e con le quali i sindacalisti opportunisti si mettono la coscienza a
posto, dicendo che di più non si poteva fare e frasi di questo genere.
Questa
vertenza, hanno detto gli operai, somiglia oggi a tante altre a cominciare da
quella Electorolux che ricalca lo schema padronale che ricattano operai e
istituzioni minacciando di andarsene se non ottengono più soldi.
Durante
l'assemblea è arrivata la notizia da parte dei responsabili della Regione che
mercoledì 12 si dovrebbe conoscere la data dell'incontro che questi operai
avranno con il presidente Crocetta; nell'attesa di preparano altre iniziative…
Nessun commento:
Posta un commento