Danneggiamenti a sedi Pd,
indagato 23enne attivista 'No Tav'. Difensore: "Incensurato"
A casa del
giovane sono state trovate bombolette spray, una decina di petardi, una
maschera anti-gas e dei prontuari informativi del Movimento. Decine gli episodi
avvenuti nel Milanese
Milano, 26
febbraio 2014 - Perquisizione dei carabinieri a carico di un 23enne
ritenuto componente dell'ala piu' dura del movimento No Tav, in
relazione al danneggiamento e imbrattamento di una decina di sedi del
Pd nel Milanese. A casa del giovane - spiegano gli investigatori - sono
state trovate bombolette spray, una decina di petardi, una maschera anti-gas
e dei prontuari informativi del Movimento No Tav sugli accorgimenti da
adottare durante le manifestazioni per scongiurare l'identificazione da parte
delle forze dell'ordine.
Fra i vari
episodi, quello piu' violento si era verificato il 21 novembre scorso ai danni
della Sede del Circolo 'G. Carminelli' di via Archimede a Milano dove, dopo un
tentativo di forzare la porta d'ingresso, era stato fatto esplodere un ordigno
rudimentale che aveva mandato in frantumi una finestra. Era anche stata vergata
la scritta 'No-Tav' sulle delle mura del Circolo e lasciata sul selciato una
bandiera del movimento. Il giovane e' indagato per danneggiamento ed
imbrattamento. Il provvedimento di perquisizione e' stato emesso dal pm
antiterrorismo Maurizio Romanelli.
IL DIFENSORE
- Il 23enne indagato per concorso con ignoti in danneggiamento e imbrattamento
per il petardo fatto esplodere il 21 novembre davanti al circolo Pd
"Carminelli" non ha precedenti, chiariscono gli
investigatori, e "non è legato a gruppi politici", aggiunge il suo difensore. Secondo l'avvocato Sandro Clementi, il giovane "in passato ha partecipato a qualche manifestazione No tav" ma a questo si limiterebbe la sua adesione al movimento.
investigatori, e "non è legato a gruppi politici", aggiunge il suo difensore. Secondo l'avvocato Sandro Clementi, il giovane "in passato ha partecipato a qualche manifestazione No tav" ma a questo si limiterebbe la sua adesione al movimento.
A lui gli
inquirenti sono risaliti tramite la targa della macchina e probabilmente
la perquisizione eseguita nella sua abitazione nell'hinterland milanese serve
anche a identificare eventuali complici che hanno partecipato al blitz del 21
novembre, quando oltre all'imbrattamento con le scritte No tav, si è cercato di
forzare l'ingresso del circolo e fatto esplodere un petardo abbastanza potente
da danneggiare i vetri di una finestra di uno studio accanto al circolo.
"Siamo
rimasti molto perplessi dall'iniziativa della perquisizione - commenta
ora il legale - che potrebbe essere di tipo investigativo e informativo".
I carabinieri hanno sequestrato oltre al computer, alcuni petardi, una maschera
antigas, delle bombolette spray e quelli che chiamano dei
"prontuari". Secondo il difensore, i petardi erano "delle
miccette", la maschera antigas "ancora imballata", gli opuscoli
erano "volantini, roba che scarichi da internet" e le bombolette
spray "ancora intonse". Il giovane non è stato interrogato.
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