Molto
partecipata l'assemblea cittadina di ieri al rione Tamburi, organizzata da
varie associazioni per decidere in che forme organizzare la protesta contro
l'Ilva.
Circa 300
persone provenienti anche da altri quartieri tarantini, per rivendicare tutela
della salute, chiusura delle fonti inquinanti, bonifiche dei terreni
contaminati e salvaguardia dei redditi dei lavoratori. Il quartiere Tamburi è
sceso in piazza determinato a lottare per ottenere il diritto alla salute che
governo e padroni hanno tolto per il profitto dei padroni vecchi e nuovi.
Tanti
interventi si sono succeduti, tra questi in particolare quello delle mamme dei Tamburi.
Intervenuta la rappresentante dello Slai Cobas che ha proposto un’assemblea tra cittadini e
operai, per parlare, e lottare insieme per chiedere l'immediata copertura dei
parchi minerali.
Ha detto:
Senza questa unità non può vincere nessuno e perdiamo tutti. Insieme, invece,
si può essere una forza reale che scombini i piani di padroni vecchi e nuovi e
del governo.
I sindacati
confederali vanno al tavolo romano per strappare al massimo qualche esubero in
meno, e qualche diritto contrattuale in più, ma sulle bonifiche non pongono
l'urgenza degli interventi immediati, e prima di tutto quello della copertura
dei parchi.
Noi che
spesso siamo alle portinerie anche agli operai facciamo questo discorso, che
l'unica strada per vincere è quella dell'unità operai-cittadini e che serve una
lotta che blocchi la fabbrica, la produzione, insieme alla fermata della città.
Fiorella Masci - Slai Cobas per il sindacato di classe
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