Una
importante manifestazione quella che si è svolta a Siracusa sabato 19 maggio contro i morti sul
lavoro, per la sicurezza e contro l'inquinamento dei territori, organizzata dal
Movimento Aretuseo per il lavoro la sicurezza e le bonifiche, composto da operai del
petrolchimico di Priolo, da studenti e precari che ci hanno accolto con
calore sin dall'inizio accompagnandoci al luogo del concentramento.
Una
manifestazione che quest'anno è stata rilanciata per la terza volta perchè per la prima volta fu fatta
nel 2015 a seguito della morte nel mese di settembre , nel
giro di tre giorni, di tre operai al Petrolchimico di Priolo: Salvatore
Pizzolo, Michele Assente e Vincenzo Guerci.
Presenti diverse associazioni/Comitati di lotta
territoriali di Siracusa, Augusta, Melilli, Lentini, Valle del Mela... presenti
rappresentanti del Cobas Confederazione, Potere al popolo Siracusa.Noi abbiamo
aderito e partecipato come Slai Cobas per il sindacato di classe e Rete
Nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro e sui territori - nodo di
Palermo.
Una manifestazione da valorizzare perchè nonostante i
numeri non grandi ha posto con forza la necessità della lotta contro le morti e
gli infortuni in fabbrica e nei posti di lavoro, le morti da lavoro, contro le
morti da inquinamento dei territori, sottolineando che queste battaglie
devono unirsi,
operai, lavoratori e cittadini/masse popolari devono unirsi in una lotta comune contro un nemico che è comune, lo sfruttamento capitalistico.
operai, lavoratori e cittadini/masse popolari devono unirsi in una lotta comune contro un nemico che è comune, lo sfruttamento capitalistico.
In alcuni passaggi del suo intervento iniziale al
concentramento un attivista del Movimento Aretuseo ha posto il fatto che Siracusa
non può essere solo una città per turisti ma si deve lavorare e lottare perchè
operai e cittadinanza impugnino la battaglia per la sicurezza e salute sia sul
lavoro che per il territorio, facendo anche rifermento a città come Taranto e
il caso Ilva...
L'intervento
di un operaio è iniziato dicendo "non siamo tantissimi ma siamo buoni",
hanno fatto volantinaggi prime della manifestazione anche nelle scuole altri
posti di lavoro portando la solidarietà anche agli operai della Technisol-
raffinerie ISAB a rischio licenziamento.
"...Ma
questa manifestazione non finisce oggi!" In critica con i sindacati di
categoria ha detto che "occorre un cambio di passo" (alla
manifestazione non erano presenti sindacati confederali tranne alcuni
rappresentanti Fiom, Uilm ma senza bandiere). "Tra operai e
cittadini non c'è contrasto, il Petrolchimico non deve causare più
questi danni... non ci sono alibi e se sarà necessario alzeremo il tiro... non
temiamo la repressione... questa manifestazione non finisce con il concerto di
stasera per ricordare i nostri colleghi morti... Chiediamo un tavolo urgente e
permanente sull'emergenza impianti del Petrolchimico..."
Una donna
molto combattiva del Comitato Stop veleni Augusta/Melilli/Priolo ha
denunciato l'emergenza ambientale del territorio e il pesante costo in termini
di morti e malattie tumorali (lei ha perso il padre) e le morti nella classe
operaia nei vari petrolchimici di tutta l'Italia "...Trasformiamo i
lutti in battaglie giuste... le bonifiche dei territori sono anche fonte
occupazionale... No alla chiusura delle industrie ma che siano bonificate a
partire dalle leggi che già esistono ma che spesso restano carta straccia..
ipocrisia arrogante delle istituzioni ..."
In un nostro
primo intervento abbiamo salutato la manifestazione definendola coraggiosa,
"i numeri certo sono importanti ma aumenteranno..." , importante
è lavorare su questo tema, lottare trovando l'unità delle forze
necessaria... https://www.youtube.com/watchtime_continue=52&v=Our0f3P7H70
Il corteo
combattivo ha attraversato diverse vie della città partendo dallo stadio,
suscitando attenzione di molti cittadini e automobilisti, tra slogan continui
tra cui " MICHELE ASSENTE SALVO PIZZOLO NOI NON DIMENTICHIAMO I MORTI
SUL LAVORO - MORTI SUL LAVORO INQUINAMENTO NON LO VOGLIAMO IL VOSTRO
SFRUTTAMENTO - BASTA PRECARIATO E LAVORO NERO SICUREZZA LAVORO VERO - ESSO ESSO
NON SCAPPARE LA NOSTRA TERRA DEVI BONIFICARE..."
Arrivati a
Ortigia il corteo si è concluso in una piazza presso il Tempio di Apollo, dove
nell'attesa del concerto è iniziata un'assemblea cittadina con interventi dal
palco mentre tutti gli striscioni venivano esposti in tutta la piazza.
Abbiamo
diffuso il volantino con la Piattaforma della Rete Nazionale per la
sicurezza sui posti di lavoro e sui territori con la necessita
di collegare le lotte e la proposta di costruire una manifestazione
nazionale unendo tutte le lotte dalle fabbriche ai posti di lavoro alle lotte
contro l'inquinamento, proposta che la compagna dello Slai Cobas sc e Rete ha
ribadito durante l'intervento dal palco, da dove ha dato voce anche alla
battaglia dell'Ilva che portiamo avanti a Taranto, trovando condivisione tra i
presenti.
Un bel concerto ha chiuso la manifestazione con gruppi
musicali composti anche da operai che si sono esibiti sul palco dove vi era una
grande foto degli operai morti al Petrolchimico nel 2015.
Alla fine la parola agli operai "GRAZIE A TUTTI i
movimenti e le associazioni, che hanno collaborato a far si che il corteo, per
il LAVORO LA SICUREZZA E LE BONIFICHE, abbia avuto successo, abbiamo
attraversato la città, destando curiosità ai numerosi cittadini, che ci davano
solidarietà, al nostro passaggio, ascoltando con attenzione, i nostri slogan e
le nostre rivendicazioni"
SLAI COBAS SC PA
Rete Nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro e
sui territori - nodo di Palermo.
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