Ilva
- ora "tutti i sacrifici possibili..."
A
fronte della proroga fino al 15 settembre i Commissari Straordinari
hanno subito dichiarato che questo vuol dire che occorrerà fare
‘tutti i sacrifici possibili’ per tenere in piedi Ilva. In
sostanza hanno detto che gli operai devono rischiare la loro salute e
vita più di prima perchè si risparmierà ulteriormente sulla
manutenzione degli impianti, devono accettare di non vedersi pagati
normalmente gli stipendi; per non parlare dei "sacrifici"
dei lavoratori dell'appalto che dovrebbero abituarsi anche a "non
mangiare", ecc.
Di
Maio continua a dire parole scontate
In
realtà Di Maio non sa che pesci prendere, e continua a dire le
stesse banalità. Deve uscire fuori dall'impaccio tra tutta una lunga
campagna del M5S, nazionale e locale, fatta all'insegna della
chiusura dell'Ilva, riconversione dell'economia di Taranto, e un
ruolo governativo al servizio dei padroni che ora non gli permette
più di continuare a fare demagogia.
In fabbrica si perpetua così una condizione degli operai incerta ma soprattutto sempre più a rischio: continua la cassintegrazione che taglia i salari, continua e peggiora la manutenzione degli impianti e la sicurezza è inesistente - ben 8 operai sono morti nel
In fabbrica si perpetua così una condizione degli operai incerta ma soprattutto sempre più a rischio: continua la cassintegrazione che taglia i salari, continua e peggiora la manutenzione degli impianti e la sicurezza è inesistente - ben 8 operai sono morti nel
periodo
gestito da questi commissari, che per di più godono di impunità e
quindi non
c'è
neanche la paura delle conseguenze penali a frenarli nel mettere a
rischio la salute
e
la vita degli operai, come dei cittadini.
Tra
gli operai occorre che quelli più coscienti vadano contro corrente
Continua
purtroppo anche una situazione di "attesa" degli operai che
diventa abitudine a pensare che anche se si lotta non cambierà nulla
di buono per i lavoratori.
Questa,
che è la cosa più negativa, è falsa! Se gli operai scendessero in
lotta sulla base delle loro rivendicazioni (lavoro per tutti senza
divisione tra gli operai, continuità lavorativa per gli operai
dell'appalto o internalizzazione nell'Ilva; No ad ammortizzatori
sociali o a (non)soluzioni di attese lavorative; continuità degli
attuali salari e dei diritti contrattuali e legislativi; bonifiche
della fabbrica e ristrutturazione degli impianti e aree inquinanti;
bonifiche esterne), potrebbero imporre un
"decreto operaio".
I
sindacati confederali che hanno loro creato questa situazione tra gli
operai, ora usano questa situazione per dire che la lotta non si può
fare. Mentre assistiamo a un cambiamento d'asse: prima era
Bentivogli-Fim/Calenda ora è Palombella/Di Maio.
Gli
operai, nello stesso tempo, non sono innocenti, dalla sfiducia,
denuncia, una buona parte di loro sono passati alla "fiducia"
a Di Maio e al nuovo governo - che è fascista-populista e sarà
sempre dalla parte dei padroni prima di tutto.
Gli
operai senza organizzazione classista non vanno da nessuna parte. Gli
operai devono prendere il coraggio e la dignità nelle loro mani!
SLAI
COBAS per il sindacato di classe
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