LO AVEVA PER PRIMA DENUNCIATO A TARANTO LO SLAI COBAS SC
La
Procura di Genova su esposto della Fiom ha aperto un inchiesta per
l'uso illegittimo della cassintegrazione per Covid richiesta
dall'ArcelorMittal, mentre aveva continuato a lavorare anche nei mesi
del lockdown, ipotizzando il reato di truffa ai danni dello Stato.
Lo
Slai Cobas
per il sindacato di classe a Taranto - dove AM era stata autorizzata
dalla prefettura a continuare la produzione facendo lavorare 5mila
operai -aveva già nelle scorse settimane sollevato il problema,
contestando apertamente questa richiesta aziendale, con argomenti in
parte simili all'esposto di
Genova-leggi: https://tarantocontro.blogspot.com/2020/07/oggi-prosegue-la-cig-per-tutti-i.html -
Lo
Slai cobas a differenza di Genova ha cercato da subito di costruire
l'opposizione sindacale. Ma al di là di qualche parola, i sindacati
confederali sono andati subito al Tavolo promosso da AM. Invece
che sciopero, trattativa - No a parole, Si nei fatti.
Sappiamo bene che non c'è stato accordo tra AM e sindacati a Taranto, così come è stata fatta un'iniziativa proforma all'Inps, ma all'ArcelorMittal a Taranto ormai è in disuso la forma dello sciopero. Gli operai sono stati logorati da scioperi non fatti o revocati, quando erano da farsi, da scioperi che sembravano fatti proprio per non riuscire; l'Usb a sua volta non può pensare di essersi messa l'animo in pace con dichiarazione di scioperi che di fatto non hanno avuto seguito in fabbrica neanche tra i loro lavoratori, se stiamo ai numeri che l'Usb dichiara di organizzare.
Sappiamo bene che non c'è stato accordo tra AM e sindacati a Taranto, così come è stata fatta un'iniziativa proforma all'Inps, ma all'ArcelorMittal a Taranto ormai è in disuso la forma dello sciopero. Gli operai sono stati logorati da scioperi non fatti o revocati, quando erano da farsi, da scioperi che sembravano fatti proprio per non riuscire; l'Usb a sua volta non può pensare di essersi messa l'animo in pace con dichiarazione di scioperi che di fatto non hanno avuto seguito in fabbrica neanche tra i loro lavoratori, se stiamo ai numeri che l'Usb dichiara di organizzare.
Ma
naturalmente la questione non è di sigle sindacali, ma di linea e
condizioni che si sono in fabbrica. La linea dei sindacati
confederali è di premere sul governo, di cui vengono seguiti gli
annunci; quella dell'Usb è di appoggiare gli annunci del governo e
farsene tramite tra i lavoratori. E questo in particolare a Taranto,
dove c'è una campagna elettorale in corso, significa di fatto essere
parte di questa campagna. Quella che manca è un'opposizione operaia,
una piattaforma operaia e un'alternativa operaia.
Opposizione
significa contestare quotidianamente l'azienda con la lotta, per
impedirle di fare quello che decide di fare unilateralmente, e non
invece dichiararsi "contrari" e chiedere la governo di
intervenire.
In
questo quadro non c'è solo il problema della cassintegrazione che,
comunque si chiami, sta tagliando pesantemente il salario dei
lavoratori, fino a circa il 50%; ma c'è il problema della sicurezza,
dei diritti dei lavoratori, dell'andazzo in fabbrica con il ruolo dei
capi e con la divisione seminata tra operai che non sono quasi mai in
cig e operai che lo sono sempre, come tra cassintegrati Ami e
cassintegrati Ilva AS che giustamente protestano principalmente con
l'Usb perchè vedono sempre più allontanarsi ogni prospettiva di
rientro in fabbrica - cosa che peraltro l'Usb non vuole visto che i
suoi mivimenti sono dentro il disegno di chiusura dell'Ilva.
Per
non parlare dell'appalto dove gli operai, al di là di qualche
iniziativa sindacale sono alla mercè e alla coda dei padroni,
padroncini, autotrasportatori, ecc., alle prese col problema dei
pagamenti da parte di AM dei lavori.
Lo
Slai cobas darà alimento al ricorso presentato a Genova, presentando
un suo ricorso presso la Procura di Taranto; rilancia con forza non
solo il No alla cassintegrazione, ma il Sì assolutamente necessario
alla rivendicazione di una cassa pari al 100% del salario come
emergenza in fabbrica.
Mentre
va sviluppata una lotta seria per la riduzione dell'orario di lavoro
e provvedimenti speciali di prepensionamento per gli operai
siderurgici in generale, per gli operai di Taranto in particolare
anche come risarcimento del costo pagato alla fabbrica della morte e
dell'inquinamento.
Slai
Cobas
sc AM/Appalto Taranto
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