Chiamiamo gli operai a prendere posizione, a sostenere questa manifestazione a prepararla con iniziative e a partecipare. La lotta della GKN è diventata un movimento cosciente verso il POTERE OPERAIO, perché nessuno si salva da solo.
Per difendere la vittoria parziale della GKN che ha fermato i licenziamenti e aperto alla reindustrializzazizone del sito, c’è bisogno della massa, della presenza, TUTTI A FIRENZE!
Dobbiamo lottare come la GKN, dobbiamo lottare con la GKN.
Perchè nessuno si salva se comandano i padroni e i loro governi della guerra.
Le lotte di fabbrica sono l’alimento, ma ci legano in un continuo stato di emergenza.
Costruiamo il 26 a Firenze, per una reale manifestazione di opposizione operaia e popolare, per affermarci come classe, per rivendicare il governo del paese nelle mani degli operai, CONTRO QUESTO SISTEMA CHE È SFRUTTAMENTO E GUERRA!
La guerra oggi è tra imperialisti, per i profitti dei padroni del mondo, guerra commerciale, il controllo delle fonti energetiche. Come proletari non possiamo parteggiare per nessuno dei paesi in conflitto. Siamo contro l’invasione imperialista dell’Ucraina di stampo neozarista della Russia di Putin. Siamo contro i predoni imperialisti Usa/Nato europei che tutto hanno fatto per accendere questa guerra. Compreso il governo Draghi che in questa guerra ci trascina al loro servizio. Diciamo no allo stato di emergenza bellico, all’aumento delle spese militari, all’invio di armi in Ucraina.
Siamo solidali con le masse ucraine sotto le bombe, siamo per l’assistenza e l’accoglienza dei profughi di guerra, ma non accettiamo due pesi e due misure. Chi arriva da perenne miseria e guerra con i barconi, maltrattato se non cacciato, abbandonato. Dall’Ucraina accolti in alberghi.
Le guerre sono loro, i morti e le conseguenze distruttive sono nostre; i costi della guerra vengono sempre scaricati sulla pelle dei proletari e delle masse, come la crisi energetica, lo strepitoso aumento della benzina, delle bollette, dell’inflazione galoppante... e sono sempre fattore di profitti per i padroni.
Su questo terreno, ognuno deve fare la sua parte contro la guerra. In primis le organizzazioni che organizzano la classe operaia, tutti i lavoratori, i giovani, gli studenti in lotta, le masse popolari colpite sia nei loro interessi materiali, sia nei loro sentimenti e aspirazioni.
Noi lavoratori dobbiamo far sentire la nostra voce, la nostra opposizione in tutte le forme possibile, a partire dalle fabbriche e dai luoghi di lavoro.
Per tutto questo raccogliamo l’appello del collettivo di fabbrica GKN da mesi in lotta contro le delocalizzazioni e il lavoro, per il 26 a Firenze. E organizziamo la partecipazione.
SLAI
COBAS per il sindacato di classe
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