sabato 19 marzo 2022

Pfizer di Catania conferma i licenziamenti di 210 lavoratrici e lavoratori

La Pfizer di Catania ha confermato il taglio di 210 posti di lavoro, 130 lavoratori a tempo indeterminato e 80 precari. La multinazionale americana che produce miliardi di profitti conosciuta in tutto il mondo per il vaccino anti-covid, di cui si tiene ben stretto il brevetto alla faccia della salute di miliardi di persone soprattutto in Africa, smentendo il suo ipocrita slogan “Insieme per un mondo più sano”, continua fermamente nella sua posizione.

Dopo mesi di “trattative” le lavoratrici e i lavoratori della Pfizer di Catania stanno sperimentando sulla propria pelle quanto sia pericoloso fidarsi dei padroni e dei vari ministeri, per non dire dei sindacati confederali che invece di proporre subito azioni di lotta incisive compreso scioperi che intaccano seriamente i profitti e l’occupazione della fabbrica, passano di tavolo in tavolo.
L’assessorato al lavoro siciliano, al cui tavolo sedevano proprio in tanti (oltre all’assessore Scavone, anche il prefetto Maria Carmela Librizzi, il sindaco facente funzioni di Catania, Roberto Bonaccorsi, i dirigenti generali dei dipartimenti regionali delle Attività produttive, Carmelo Frittitta, e del Lavoro, Gaetano Sciacca, la dirigente del Centro per l’Impiego etneo Salvatrice Rizzo, i rappresentanti dell’azienda e dei sindacati.) si dice addirittura soddisfatto per aver ottenuto “altri 10 giorni di tavolo delle trattative”! “Diamo tempo ulteriore ai sindacati per rappresentare le proposte a tutela dei lavoratori e all’azienda per spiegare con chiarezza la proiezione futura degli investimenti annunciati” (quanto è ridicolo l’assessore visto che l’azienda è stata molto chiara!)
“Poi – dice Scavone – si aprirà la procedura all’interno del Centro per l’impiego e contestualmente chiederemo l’avvio del tavolo di crisi al ministero…” Centro per l’impiego significa dare per persa già la battaglia! Mentre il Ministero ha già risposto che se ne lava le mani: “Il Ministero dello sviluppo economico – recita la nota – precisa che il tavolo sul sito Pfizer di Catania si sta già svolgendo in sede regionale nell’ambito di un normale confronto tra azienda e sindacati. Il Mise segue con attenzione, ma al momento non ci sono le condizioni per un suo coinvolgimento essendo la questione di competenza regionale”. Questo lo dice il ministero del ministro leghista Giorgetti, facendo fare una figura di cane all’altro ministro, Andrea Orlando che ad inizio marzo durante il question time alla camera aveva sottolineato “la massima disponibilità, insieme al ministero dello Sviluppo economico e ad altri ministeri che potrebbero aggiungersi, per la soluzione della crisi, la salvaguarda dei lavoratori e del tessuto economico e produttivo di Catania. La legge di Bilancio ci offre strumenti per la riqualificazione e la risoluzione delle crisi transitorie con l’obiettivo di evitare interruzione strutturale dei rapporti di lavoro”.
Le manovre della Pfizer potrebbero prevedere una più importante ristrutturazione di tutta la produzione in Italia e nel mondo, per cui queste potrebbero essere solo le prime mosse. È anche per questo, visto che di queste vertenze finite male purtroppo ne abbiamo viste fin troppe, che le lavoratrici e i lavoratori della Pfizer, se vogliono dare una svolta, devono fare tesoro delle esperienze proprie e di quelle di tanti altri lavoratori, collegarsi e prendere nelle proprie mani la lotta!
tratto da https://proletaricomunisti.wordpress.com/2022/03/19/pfizer-di-catania-conferma-i-licenziamenti-di-21o-lavoratrici-e-lavoratori/

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