I lavoratori protestano per le precarie condizioni igieniche e di sicurezza dello stabilimento
Grande adesione allo sciopero indetto per ieri, 29 luglio, dalla rappresentanza sindacale FIOM-CGIL e sostenuta dalla FIOM-CGIL Territoriale nello stabilimento Stellantis di Verrone dopo quello già andato in scena venerdì scorso per protestare contro il degrado in termini di pulizia e sicurezza.
Durante l’assemblea di giovedì i lavoratori hanno lamentato le precarie condizioni dei servizi igienici, per i quali la direzione aziendale ha ridotto gli interventi del servizio di pulizie, sversamenti d’olio dalle macchine di produzione, che aumentano i rischi di scivolamento degli operatori a causa dei ritardi sulla manutenzione degli impianti. Inoltre, per lunedì al rientro al lavoro le maestranze hanno nuovamente trovato gli aeratori spenti nonostante le temperature superassero il limite di guardia e così pure nei giorni successivi.
La situazione preoccupa i lavoratori per il futuro di continuità dello stabilimento e dopo il lungo periodo di cassa integrazione, anche se a singhiozzo, fatica a tornare agli standard di un passato di quella che rappresentava la perla del nostro territorio. Un luogo di lavoro per anni molto ambito, ma ora sono molti i lavoratori che lo stanno abbandonando, per lo più giovani, anche senza gli incentivi proposti dall’azienda, in cerca di prospettive, magari meno prestigiose ma con maggiori opportunità.
Per tali motivi i lavoratori hanno rinnovato la volontà di proseguire nella lotta, scioperando e quindi rinunciando al salario, al fine di porre in evidenza la preoccupazione che non può essere solo delle maestranze, ma anche del sistema territoriale che non potrà reggere all’ipotesi di svuotamento dell’insediamento manifatturiero più importante del biellese.
Le maestranze e la FIOM chiedono chiarezza e trasparenza sui piani aziendali sul futuro dello stabilimento, ma servono impegni concreti per un piano di rilancio che restituisca lavoro e dignità al popolo metalmeccanico e alle sue famiglie. Le rappresentanze sindacali tutte e i lavoratori sono in ascolto per poter essere coinvolti attivamente all’ipotesi di riconversione che faccia tornare a brillare quella che veniva considerata la perla di Verrone, capace di vincere ripetutamente, negli anni passati, i premi di efficienza.
Ora si attende un segno dalla direzione aziendale per un tavolo di confronto, magari allargato al sistema territoriale biellese, che esprima la voglia di ricucire la frattura e proseguire nel migliorare insieme quello che è da decenni l’orgoglio del saper fare biellese.
Nessun commento:
Posta un commento