martedì 20 settembre 2016

19 settembre - Dopo la manifestazione di Piacenza




L’assassinio dell'operaio egiziano è una linea di demarcazione, nella battaglia degli operai della logistica, che sta diventando sempre più una guerra di classe.
La lotta contro questa morte deve far preoccupare i padroni, lo Stato e imporre un passo indietro, e influire sui rapporti di forza a fronte del fatto che padroni e Stato puntano ad usare questo omicidio per colpire tutti i lavoratori e la loro lotta e dare un colpo decisivo agli operai e alle loro organizzazioni sindacali.
La lotta, quindi, degli operai della logistica per forza deve estendersi, unirsi ed elevarsi, per far pagare caro questo assassinio e mettere  in difesa padroni e Stato, strappando anche dei risultati.
Dobbiamo elevare la denuncia che di guerra di classe si tratta, in cui da un lato c'è un fronte compatto tra cooperative, grande aziende commerciali, polizia, Istituzioni, governo e dall'altra vi deve essere il fronte compatto dei lavoratori che chiamano attorno a sè tutti coloro che possono e vogliano sostenere la lotta; e soprattutto che alla guerra di classe dei padroni occorre attrezzarsi per fare la guerra di classe degli operai. Sul piano immediato serve una risposta unitaria, compatta, nazionale di tutte le realtà della logistica; imporre dovunque l'apertura di tavoli e trattative che diano risultati.
Slai Cobas per il sindacato di classe
Coordinamento Nazionale
settembre 2016

Nessun commento:

Posta un commento