sabato 30 marzo 2013

logistica e repressione


la lotta non si processa


esprimiamo la massima solidarietà e ribadiamo come stato, governo, padroni cercano di criminalizzare la lotta sindacale e di classe che organizza le lotte dei lavoratori;

anche per noi dalla fiat di melfi, all'ilva di taranto, e in tutte le città dove siamo presenti con lotte significative, lo stato dei padroni ci riserva montature giudiziarie, denunce,  querele e intimidazioni;

ma sappiamo benissimo che questo è un segnale di debolezza delle istituzioni che invece dovrebbero dare il foglio di via agli schiavisti che gestiscono le cooperative e che sfruttano i lavoratori come schiavi.

slai cobas s.c. bergamo


Aldo Milani: foglio di via da Piacenza per tre anni!

Nella giornata di ieri è stato emesso dalla questura di Piacenza, nei confronti di Aldo Milani, coordinatore nazionale del S.I. Cobas, un provvedimento di "FOGLIO DI VIA" per tre anni da Piacenza. Alla base del provvedimento le lotte dei mesi scorsi degli operai dell'Ikea ed il ruolo assunto da Aldo in questa mobilitazione.
Un nuovo episodio della spirale di intimidazione/repressione che si è avviata nei confronti dei partecipanti alle lotte nelle cooperative della logistica di questi anni, attuata con decine e decine di denunce e col processo per gli scioperi alla Bennet di Origgio del 2008, in corso presso il tribunale di Saronno (VA).
Durante gli scioperi all'Ikea degli scorsi mesi erano già state emesse denunce nei confronti dei lavoratori, di Aldo, e degli aderenti al NAP di Piacenza, ora questo nuovo episodio, al limite della credibilità, che la dice lunga sulle intenzioni dei rappresentanti dell'ordine costituito nei confronti delle manifestazioni di conflitto sociale, sindacale e politico.
Ripetiamo quanto più volte espresso su questo tema: le lotte dei lavoratori della logistica, mentre toccano un centro nevralgico del sistema di sfruttamento capitalista basato sulle cooperative, rappresentano un potenziale catalizzatore per tutti quei settori del proletariato che non accettano di subire gli effetti della crisi e lo strapotere padronale. Per questa ragione la volontà di trasformare la lotta politica-sindacale ed il conflitto sociale di classe in un problema di ordine pubblico e, quindi, di farvi fronte con tutti gli strumenti che l'ordinamento mette a disposizione.
Non riusciranno a piegarci, nè a sconfiggere il movimento di lotta in crescita, dentro e fuori le cooperative della logistica.
14 marzo 2013 - Sindacato Intercategoriale Cobas

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