16 aprile 2013 sole24ore
Il tavolo sull'emergenza delle risorse per finanziare la cassa integrazione in deroga per il 2013 si sposterà a Palazzo Chigi probabilmente agli inizi della prossima settimana. È il risultato dell'incontro che il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha avuto oggi con i sindacati e le imprese. «Chiederò a Monti e a Grilli - ha detto il ministro, secondo quanto si apprende - una riunione da mettere in calendario per lunedì o martedì per esaminare il problema dettato dall'emergenza». Nessun provvedimento ad hoc per stanziare le risorse, ha spiegato Fornero, in quanto «il nostro è un Governo in scadenza. Non facciamo decreti». «Non é facile trovare le risorse in questo momento - ha poi ricordato il ministro al termine della riunione -. Certamente non le può trovare il ministro del Lavoro da solo». E a chi chiedeva se il ministero dell'Economia facesse resistenza sulle risorse, ha replicato: «No, no. Smusseremo le resistenze». Per i sindacati serve un finanziamento aggiuntivo di 1,5-1,7 miliardi.
Grilli: possibile inserire norma cig in decreto debiti Pa ma servono risorse
Sulla cassa integrazione in deroga, ha spiegato il ministro dell'Economia Vittorio Grilli, parlando in audizione in commissione speciale alla Camera, «stiamo discutendo per le quantificazioni precise con il ministero Lavoro e i dati precisi vengono da loro. Ritengo non sia vero che il Parlamento non possa occuparsene. Non so quali siano i problemi di estraneità della materia ma se vuole può occuparsene» nel decreto legge sui debiti Pa. «Ritengo - ha però precisato Grilli - che non possa essere un modo per risolverlo usare la copertura per le spese in conto capitale per la cig, ma se si trovano altre coperture è un'altra cosa».
Sulla cassa integrazione in deroga, ha spiegato il ministro dell'Economia Vittorio Grilli, parlando in audizione in commissione speciale alla Camera, «stiamo discutendo per le quantificazioni precise con il ministero Lavoro e i dati precisi vengono da loro. Ritengo non sia vero che il Parlamento non possa occuparsene. Non so quali siano i problemi di estraneità della materia ma se vuole può occuparsene» nel decreto legge sui debiti Pa. «Ritengo - ha però precisato Grilli - che non possa essere un modo per risolverlo usare la copertura per le spese in conto capitale per la cig, ma se si trovano altre coperture è un'altra cosa».
Sbarra (Cisl): disinnescare bomba sociale di 550mila persone
«Abbiamo chiesto un'unità di crisi - ha spiegato Serena Sorrentino della Cgil - che coinvolga anche il ministro dell'Economia e la presidenza del Consiglio perchè già in questa settimana ci sono molti lavoratori che non stanno percependo le indennità. Mancano 1,7 miliardi per il 2013 e 200 milioni per la copertura completa del 2012». Secondo l'esponente della Cgil, l'incontro non è stato «nè risolutivo, né chiarificatorio. Non si può più rimandare. C'è bisogno di un intervento emergenziale per trovare le risorse». Tra le ipotesi avanzate dalla Cgil o la tassazione dei grandi patrimoni o il rinvio di spese già fissate. Dello stesso avviso anche Luigi Sbarra della Cisl che, sottolinea, si aspettava «maggiore consapevolezza della gravità della situazione. Occorre individuare le risorse per l'ultima coda del 2012 e poi la copertura per il fabbisogno finanziario per il 2013. Il ministro non è in condizione di prendersi questo impegno e per questo abbiamo chiesto di spostare a palazzo Chigi il tavolo. Si deve disinnescare una bomba sociale di 500mila persone».
«Abbiamo chiesto un'unità di crisi - ha spiegato Serena Sorrentino della Cgil - che coinvolga anche il ministro dell'Economia e la presidenza del Consiglio perchè già in questa settimana ci sono molti lavoratori che non stanno percependo le indennità. Mancano 1,7 miliardi per il 2013 e 200 milioni per la copertura completa del 2012». Secondo l'esponente della Cgil, l'incontro non è stato «nè risolutivo, né chiarificatorio. Non si può più rimandare. C'è bisogno di un intervento emergenziale per trovare le risorse». Tra le ipotesi avanzate dalla Cgil o la tassazione dei grandi patrimoni o il rinvio di spese già fissate. Dello stesso avviso anche Luigi Sbarra della Cisl che, sottolinea, si aspettava «maggiore consapevolezza della gravità della situazione. Occorre individuare le risorse per l'ultima coda del 2012 e poi la copertura per il fabbisogno finanziario per il 2013. Il ministro non è in condizione di prendersi questo impegno e per questo abbiamo chiesto di spostare a palazzo Chigi il tavolo. Si deve disinnescare una bomba sociale di 500mila persone».
Fassina (Pd): il Governo può fare decreti
Secondo il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina, «sulla cassa integrazione in deroga, è necessario e urgente fare un decreto per reperire circa un miliardo per l'anno in corso». In una nota Fassina ha ricordato che «il Governo è in scadenza, ma può fare decreti, come evidente dal decreto per il pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni verso le imprese, approvato pochi giorni fa. Il Governo deve fare decreti, soprattutto per riparare a errori commessi, senza scaricarli sul prossimo Esecutivo».
Secondo il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina, «sulla cassa integrazione in deroga, è necessario e urgente fare un decreto per reperire circa un miliardo per l'anno in corso». In una nota Fassina ha ricordato che «il Governo è in scadenza, ma può fare decreti, come evidente dal decreto per il pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni verso le imprese, approvato pochi giorni fa. Il Governo deve fare decreti, soprattutto per riparare a errori commessi, senza scaricarli sul prossimo Esecutivo».
Fornero: la spesa nel 2013 non sarà al di sotto di 2,3 miliardi
«Lo scenario di crisi e l'esperienza dello scorso anno - ha affermato il ministro durante l'incontro - ci indicano che la spesa non sarà più bassa del 2012» quando le risorse investite nella cig in deroga sono state pari a 2,3 miliardi.
«Lo scenario di crisi e l'esperienza dello scorso anno - ha affermato il ministro durante l'incontro - ci indicano che la spesa non sarà più bassa del 2012» quando le risorse investite nella cig in deroga sono state pari a 2,3 miliardi.
Debiti Pa: «40 mld presto in circolo, altrimenti nuovo problema»
Secondo Fornero, bisogna adesso lavorare perchè i 40 miliardi di liquidità alle imprese, per il pagamento dei debiti della Pa, «vadano presto in circolo», perchè «se questo provvedimento fosse inutile, con risultati insignificanti, avremmo un altro tipo di problema».
Secondo Fornero, bisogna adesso lavorare perchè i 40 miliardi di liquidità alle imprese, per il pagamento dei debiti della Pa, «vadano presto in circolo», perchè «se questo provvedimento fosse inutile, con risultati insignificanti, avremmo un altro tipo di problema».
In mattinata la manifestazione di Cgil, Cisl e Uil
Questa mattina sindacati in piazza per sollecitare il rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga (cassa integrazione e mobilità in deroga). Cgil, Cisl e Uil chiedono al governo di trovare le risorse che mancano (oltre un miliardo di euro, come riconosciuto ieri anche da Fornero) per non lasciare senza tutele migliaia e migliaia di lavoratori.
Questa mattina sindacati in piazza per sollecitare il rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga (cassa integrazione e mobilità in deroga). Cgil, Cisl e Uil chiedono al governo di trovare le risorse che mancano (oltre un miliardo di euro, come riconosciuto ieri anche da Fornero) per non lasciare senza tutele migliaia e migliaia di lavoratori.
Di qui il pressing all'esecutivo «di mettere nel Def, il Documento di economia e finanza, 1,5 miliardi in più per la Cig in deroga», incalza il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, in vista dell'incontro che si sarebbe tenuto nel pomeriggio con il ministro Fornero. Una sponda alla richiesta sindacale è arrivata dai presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, che prima della manifestazione hanno ricevuto i sindacati. «Abbiamo appreso che il presidente Grasso si impegnerà - aggiunge Bonanni - penso che il sistema più semplice sia il Def che si approverà nei prossimi giorni. È il più sicuro e veloce». «Avete tutto il mio sostegno - aggiunge Laura Boldrini - La Camera, attraverso la commissione speciale, è in grado di esaminare con assoluta tempestività qualunque provvedimento di urgenza che dovesse venire dal governo o dai gruppi parlamentari».
Il sottosegretario Polillo: un miliardo di euro è una cifra gestibile
«Faremo tutto il possibile per cercare di arrivare a un finanziamento della cassa integrazione prendendo i soldi dove sono», ha sottolineato il sottosegretario all'Economia, Gianfranco Polillo, a nove in punto su Radio 24. «Lo faremo- ha chiarito- evitando ulteriori aumenti della pressione fiscale, che ha raggiunti livelli insostenibili e che avrebbe un effetto perverso, perché se aumentassimo le tasse quello che otterremmo per finanziare la cassa integrazione lo perderemmo in termini di maggiore disoccupazione». Ci sarà bisogno di una manovra correttiva? «Per il momento tendo a escluderlo - dice Polillo - un miliardo è una cifra gestibile».
«Faremo tutto il possibile per cercare di arrivare a un finanziamento della cassa integrazione prendendo i soldi dove sono», ha sottolineato il sottosegretario all'Economia, Gianfranco Polillo, a nove in punto su Radio 24. «Lo faremo- ha chiarito- evitando ulteriori aumenti della pressione fiscale, che ha raggiunti livelli insostenibili e che avrebbe un effetto perverso, perché se aumentassimo le tasse quello che otterremmo per finanziare la cassa integrazione lo perderemmo in termini di maggiore disoccupazione». Ci sarà bisogno di una manovra correttiva? «Per il momento tendo a escluderlo - dice Polillo - un miliardo è una cifra gestibile».
Secondo calcoli delle Regioni, che gestiscono in modo prevalente questi sussidi, per coprire tutto il 2013 ci vorrebbero almeno 2,75 miliardi di euro, mentre i fondi stanziati nella legge di Stabilità (800 milioni dal fondo per l'occupazione, e 730 milioni di risorse europee) sono agli sgoccioli, sufficienti a coprire le richieste fino a maggio. In più mancano ancora 200 milioni di euro per chiudere l'arretrato 2012, spiega l'assessore al lavoro della regione Toscana, e coordinatore degli assessori regionali al lavoro, Gianfranco Simoncini, presente in piazza assieme ai sindacati. «In Toscana - ha sottolineato Simoncini - la Regione ha terminato le risorse assegnate ed è stata costretta a bloccare le autorizzazioni, dopo aver coperto le richieste pervenute per la cassa integrazione al 30 gennaio scorso e per la mobilità al 28 febbraio». Di qui la necessità da parte di Governo e Parlamento di dare risposte immediate: «anche con l'emanazione di un decreto legge».
Camusso: serve certezza sui finanziamenti
In mattinata è andata subito all'attacco, da Radio Capital, la leader della Cgil, Susanna Camusso, secondo cui «serve certezza sui finanziamenti. Finora c'è stato un balletto incomprensibile. Il ministro Grilli prima ha detto che le risorse c'erano, gli abbiamo detto allora di stanziarle e ovviamente a quel punto è sparito tutto nel nulla e ora il ministro del Lavoro rilancia l'allarme». Sulle risorse, ora, incalza Camusso, si facciano scelte precise: «Non ci stiamo alla logica della guerra tra poveri. Il Paese dice che c'è bisogno di più risorse per il lavoro. Allora rinviamo le spese militari già programmate destinandole alla Cig e al lavoro. Prendiamole dalle transazioni sulle rendite e dai grandi capitali. Non c'è bisogno di un genio o di tempi lunghi». Anche il rapporto dei "saggi" aveva indicato tra le priorità in tema di lavoro il rifinanziamento della Cigd per almeno un miliardo di euro. Dove reperire le risorse? «Procedere e proseguire sulla spending review, sul terreno della lotta all'evasione e riprendere il confronto, il negoziato bilaterale con la Svizzera per un accordo di trasparenza ai fini della tassazione», sottolinea il presidente dell'Antitrust, Giovanni Pitruzzella dai microfoni di «L'Economia Prima di Tutto» su Radio1 Rai.
In mattinata è andata subito all'attacco, da Radio Capital, la leader della Cgil, Susanna Camusso, secondo cui «serve certezza sui finanziamenti. Finora c'è stato un balletto incomprensibile. Il ministro Grilli prima ha detto che le risorse c'erano, gli abbiamo detto allora di stanziarle e ovviamente a quel punto è sparito tutto nel nulla e ora il ministro del Lavoro rilancia l'allarme». Sulle risorse, ora, incalza Camusso, si facciano scelte precise: «Non ci stiamo alla logica della guerra tra poveri. Il Paese dice che c'è bisogno di più risorse per il lavoro. Allora rinviamo le spese militari già programmate destinandole alla Cig e al lavoro. Prendiamole dalle transazioni sulle rendite e dai grandi capitali. Non c'è bisogno di un genio o di tempi lunghi». Anche il rapporto dei "saggi" aveva indicato tra le priorità in tema di lavoro il rifinanziamento della Cigd per almeno un miliardo di euro. Dove reperire le risorse? «Procedere e proseguire sulla spending review, sul terreno della lotta all'evasione e riprendere il confronto, il negoziato bilaterale con la Svizzera per un accordo di trasparenza ai fini della tassazione», sottolinea il presidente dell'Antitrust, Giovanni Pitruzzella dai microfoni di «L'Economia Prima di Tutto» su Radio1 Rai.
Angeletti: senza risorse lavoratori a Roma
Intanto i lavoratori di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sono in presidio davanti alla Camera. «Basta beneficenza, basta elemosina! Il lavoro è un diritto» si legge su un cartello. E se il Governo non adotterà entro maggio un provvedimento con le risorse per la cassa integrazione in deroga «i sindacati porteranno a Roma centinaia di migliaia di persone perchè l'assenza di risposte sulla cassa in deroga è inaccettabile», ammonisce il numero uno della Uil, Luigi Angeletti. Sulla stessa lunghezza d'onda il leader Ugl, Giovanni Centrella: «C'e' bisogno di un provvedimento ad horas che sostenga quei lavoratori che rischiano di trovarsi senza nessun reddito. Senza risposte l'impatto sociale diventerà difficilmente governabile. Ed è anche per questo che serve l'unità dei sindacati». Senza risposte dal governo i sindacati uniti promuoveranno un'altra manifestazione a maggio. (Cl.T.)
Intanto i lavoratori di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sono in presidio davanti alla Camera. «Basta beneficenza, basta elemosina! Il lavoro è un diritto» si legge su un cartello. E se il Governo non adotterà entro maggio un provvedimento con le risorse per la cassa integrazione in deroga «i sindacati porteranno a Roma centinaia di migliaia di persone perchè l'assenza di risposte sulla cassa in deroga è inaccettabile», ammonisce il numero uno della Uil, Luigi Angeletti. Sulla stessa lunghezza d'onda il leader Ugl, Giovanni Centrella: «C'e' bisogno di un provvedimento ad horas che sostenga quei lavoratori che rischiano di trovarsi senza nessun reddito. Senza risposte l'impatto sociale diventerà difficilmente governabile. Ed è anche per questo che serve l'unità dei sindacati». Senza risposte dal governo i sindacati uniti promuoveranno un'altra manifestazione a maggio. (Cl.T.)
16 aprile 2013
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