Con volantinaggi e due comizi
davanti alle portinerie A e D dell'Ilva lo Slai cobas per il sindacato di
classe ILVA Taranto ha portato la linea e la pratica del 1° Maggio di lotta
nelle giornate del 29 e 30 aprile. Serviva in questa occasione incontrare ed
essere presenti alla fabbrica e tra gli operai, dato che non ci sono le
condizioni per una manifestazione operaia e popolare, e certamente non poteva
essere considerato un appuntamento operaio il concerto organizzato a Taranto
per il 1° Maggio.
Nei comizi si è denunciato il
nuovo governo dei padroni che nasce in continuità con quelli di Berlusconi e
Monti per proseguire lo scarico della crisi sui lavoratori. Un governo che
rigetta il voto di protesta popolare che tra astensione e voto alla lista
Grillo ha superato ampiamente il 60%, a dimostrazione che non è con il voto che
i lavoratori possono contrastare la volontà dei padroni di avere governi che
difendano i propri interessi, né tantomeno che si riescono a mandare a casa
politici e partiti legati da vincoli di casta fondati sulla corruzione, il
malaffare e l'occupazione del potere. Serve una lotta e un'opposizione fuori
dal parlamento che abbia come obiettivo il rovesciamento del sistema, dello
Stato, dei governi dei padroni, per aprire un'alternativa di lotta e di potere
operaio e popolare.
Ma nei comizi molto spazio è
stato anche dato alla situazione sindacale, denunciando come padroni, governo e
sindacati confederali vadano a braccetto in questo 1° Maggio, come vogliano
cancellare e impedire la presenza del sindacalismo di base e di classe in seno
alle fabbriche e su tutti i posti di lavoro, anche attraverso nuove regole
fasciste per le elezioni delle RSU che blindino il monopolio confederale. Gli
operai hanno bisogno di un sindacato di classe nelle loro mani, senza il quale
gli interessi dei padroni e il fascismo padronale non può essere fermato.
Si è denunciato come all'Ilva
quella che si prepara è una ristrutturazione sotto l'egida del nuovo
amministratore Bondi, che non ha certo l'intenzione di mettere a norma
l'azienda ma di ristrutturarla tagliando l'occupazione e dandola come fonte di
profitti o ancora nelle mani di padron Riva o nelle mani di Stato e/o altri
padroni che ne perseguano la stessa strada. I sindacati confederali sostengono
questa linea attraverso i con tratti di solidarietà e vogliono conservare a
tutti i costi il monopolio della rappresentanza, anche rinviando le nuove
elezioni delle Rsu, il cui mandato scade a maggio.
Lo Slai cobas ha ribadito che gli
operai Ilva da esso organizzati propongono una lista unitaria e alternativa a
tutti gli operai che sono in dissenso con i sindacati confederali, perchè
questa è l'unica strada per ricostruire una forte rappresentanza dei
lavoratori.
Infine, è stato detto che bisogna
organizzare la lotta e che la lotta non è un concerto, nonostante le buone
intenzioni di chi lo organizza e ci partecipa; il concerto è una buona cosa
perchè numerosi artisti guidati dall'attivissimo Michele Riondino, si schierano
contro l'inquinamento e dalla parte dei cittadini di Taranto, mantenendo accesi
i riflettori sulla situazione e la battaglia che si sta facendo a Taranto. Ma
il problema che abbiamo è quello di ricostruire la forza materiale, di lotta
degli operai in fabbrica e in città, il sindacato di classe, i comitati per la
salute e il lavoro sul territorio. Questa strada e questa necessità non si
percorre e né si affronta con grandi eventi mediatici e con la
spettacolarizzazione della città, ma con l'organizzazione della lotta, dello
sciopero generale, del blocco della fabbrica e della città, della rivolta
operaia e popolare.
A QUESTO STIAMO LAVORANDO, PRIMA,
DURANTE E OLTRE IL 1° MAGGIO.
SLAI COBAS ILVA
SLAI COBAS per il sindacato di
classe – coordinamento provinciale
1° Maggio 2013
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