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domenica 16 giugno 2013
lo slai cobas per il sindacato di classe solidarizza con tutti i lavoratori e compagni colpiti dalla repressione
LA REPRESSIONE DI STATO E PADRONI NON FERMERA' LE LOTTE NELLA LOGISTICA!
Condannato a 3 mesi un compagno del SI COBAS e del collettivo la Sciloria
per avere partecipato allo sciopero alla Bennet di Origgio.
Origgio Dicembre 2008, dopo un anno di scioperi la lotta dei facchini della
Bennet vince ottenendo aumenti salariali e condizioni di lavoro dignitose.
Sarà la vertenza che aprirà il ciclo di lotte nella logistica che da 5 anni
si diffonde a macchia d'olio in tutta Italia.
3 mesi di carcere commutati in 1240 euro di multa per avere preso parte ai
presidi, durante gli scioperi alla Bennet di Origgio. La condanna arriva nel
pieno dello sviluppo della lotta dei facchini di tutta Italia e si inserisce
nel clima repressivo che padroni, stato e organizzazioni mafiose presenti
nella logistica stanno mettendo in campo per contrastare l’avanzare delle
lotte. Cariche della polizia, attacchi fisici a delegati e compagni, fogli
di via, denunce a ogni vertenza, bavagli della commissione di garanzia sugli
scioperi e ora le prime sentenze di condanna dai tribunali.
Questa condanna arriva con perfetto tempismo se consideriamo che sempre per
la lotta di Origgio è in corso un processo che vede imputati 26 compagni. Un
processo basato su un castello accusatorio che vorrebbe far apparire il si
cobas e le realtà solidali come un’associazione che estorcerebbe accordi con
la violenza.
La borghesia si attrezza preventivamente per fermare le lotte con la
repressione, in particolare in questo momento deve colpire le lotte della
logistica, prima che queste riescano a collegarsi alla classe intera e fare
da esempio. La paura di padroni e stato che questo accada è reale come hanno
dichiarato nelle ultime interviste i vertici di confindustria .
Le armi che mettono in campo sono diverse: dal silenzio mediatico attorno a
queste da parte degli organi di stampa nazionale, all’uso dei sindacati
confederali sempre funzionali alle cooperative, fino ad arrivare alla
repressione con manganelli e tribunali.
Non ci fermeranno mai! Le contraddizioni che la crisi sta ponendo a tutta la
classe degli sfruttati esploderanno e le lotte si moltiplicheranno come sta
succedendo nella logistica. Oggi questo movimento rappresenta sempre più la
testa di ponte in Italia di una situazione internazionale di grandi
conflitti radicali che mettono in discussione la realtà esistente. Il fatto
che i protagonisti siano in gran parte immigrati traccia un collegamento
ideale con quanto succede nel Maghreb e in ultimo in Turchia.
La nostra risposta sarà nelle lotte, sarà nella costruzione di nuove
vertenze operaie, di vertenze contro la devastazione di territori e nella
costruzione dell’organizzazione di classe che spazzerà via tutto il marciume
del capitalismo.
Mentre scriviamo si sono aperte altre vertenze nella logistica a Torino e a
Bologna, ecco la nostra risposta alla repressione!
Esprimiamo inoltre Solidarietà ai 3 Operai della Fiat di Melfi , accusati
di violenza Privata e Turbata libertà dell’industria , per avere bloccato la
produzione durante uno sciopero.
S.I. COBAS
COLLETTIVO LA SCILORIA – RHO -
Rho - 14/06/2013
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