il volantino diffuso a Termini
Renzi in Sicilia... Via il governo della precarietà e
disoccupazione permanente, della miseria, della repressione, della guerra
imperialista, del moderno fascismo che avanza!
Le fabbriche continuano a
chiudere, i disoccupati aumentano – solo in Sicilia sono quasi 1.000.000 -
le vertenze del lavoro aperte non si contano più e adesso vogliono abolire
pure l'art.18! Riscrivendo lo Statuto dei lavoratori così
la disoccupazione aumenterà ancora di più, i padroni avranno sempre più mano
libera nello sfruttare e ricattare i pochi che resteranno al lavoro.
Arroganza e ipocrisia
sfrenata quando il governo Renzi
dice che non ci sono
soldi!
Per il Mose di Venezia, la Tav,
l'Expo, per le missioni militari e le guerre imperialiste… per lo
spot elettorale degli 80 euro il governo è veloce, più che rapido e
approva subito e i soldi li trova, sulla pelle sempre dei proletari e delle
masse popolari!!!
Questo Stato incassa più di quanto
spende (si chiama "avanzo primario") e toglie alle vere necessità
pubbliche e sociali! Mai toglie alle banche, ai ricchi e ai padroni! Anzi!
In sette mesi questo governo è
stato molto veloce nel fare delle leggi che aggravano la
condizione di vita e di lavoro delle masse popolari attaccando tutti i
diritti conquistati con le lotte degli anni passati, a partire
dal contratto nazionale di lavoro e adesso si accaniscono sullo Statuto
dei Lavoratori/art.18 un totem da eliminare!
In questi sette mesi infatti è aumentata
la disoccupazione, la povertà, l'inquinamento di intere aree, le persone senza
casa, e la crisi si è approfondita.
v Con il Jobs
Act chi lavora sarà costretto ad un contratto a termine per sempre
cioè si precarizza definitivamente tutto il mondo del lavoro…
v La riforma
degli ammortizzatori sociali significa togliere la
cassa in deroga e gli altri ammortizzatori
v Il piano casa è
di tipo fascista perché nega a chi è costretto ad occupare una casa per bisogno
a non poter fare contratti di luce e acqua anche se ci sono bambini…
v La riforma
della Pubblica Amministrazione significa altri licenziamenti e tagli
v Questo governo, con
un presidente del consiglio NON ELETTO (come Monti e Letta),
che fa le riforme in accordo con un pregiudicato, con l'abolizione
del senato vuole accelerare il "processo decisionale" per poter
fare più velocemente leggi contro i lavoratori e le masse
popolari con l'intento di trasformare il paese in uno stato presidenzialista,
più reazionario al servizio dei grandi capitali.
E chi lotta contro tutto questo deve
subire la repressione sempre più forte: per chi lotta per il
lavoro, la casa, e i propri diritti sempre più spesso ci sono multe, denuncie,
arresti…
I lavoratori e le masse popolari si
devono organizzare per un'alternativa sociale e politica per rovesciare il
governo della precarietà e disoccupazione permanente, della miseria, della
repressione, della guerra, del moderno fascismo che avanza!
Renzi blitz a Sud - tutto chiacchiere e distintivo -
con tutte le istituzioni a fargli da leccac...
a Gela Baciamo le mani presidente - dice crocetta - tra pungiuti si trova sempre l'intesa da repubblica
Doppio bacio sulla guancia tra il presidente della Regione Rosario Crocetta ed il premier Matteo Renzi al suo arrivo a Gela. Un saluto amicale, tutto siciliano, anticipa l'incontro nel comune del Nisseno
a gela contestato da una delegazione nomuos -
a termini
imerese
contestano solo i nostri compagni in rappresentanza slai cobas e proletari comunisti - mentre il resto del movimento è a mare
a Termini Imerese un gruppo di sindacalisti con qualche operaio idiota dell'indotto e poi la DIGOS cercano di metterci a tacere e cancellarci
contestano solo i nostri compagni in rappresentanza slai cobas e proletari comunisti - mentre il resto del movimento è a mare
a Termini Imerese un gruppo di sindacalisti con qualche operaio idiota dell'indotto e poi la DIGOS cercano di metterci a tacere e cancellarci
Contestate le chiacchiere di Renzi a Termini
Imerese...
Ieri, 14
agosto, il Presidente del consiglio Renzi ha fatto un "rapido" giro
per il Sud Italia, Campania, Calabria e Sicilia: un giro propagandistico in
stile mussoliniano, mancava solo che spostasse i carri armati da un posto
all'altro per dimostrare che l'Italia è forte, ce la farà da sola, e via di
questo passo, come gli piace dire, con un atteggiamento arrogante e da vero
sbruffone, un altro "signor ci penso io" ed ennesimo uomo della provvidenza…
Ma il giro
gli era necessario soprattutto per strigliare i presidenti delle regioni,
intimandogli di spendere i soldi dei fondi europei dopo che lui è stato
strigliato ancora una volta dai burocrati di Bruxelles.
E infatti le
puntate nelle tre regioni, rispetto alle vertenze in corso legate allo sviluppo
industriale ed economico in generale, hanno dimostrato che solo di parole si
tratta… a Gela e a Termini Imerese ha promesso ancora una volta… il suo
impegno!
Le
contestazioni che Renzi a Napoli, a Gela, ha ricevuto, sebbene dimostrino che
una parte dei proletari e degli attivisti politici e sindacali ha ben compreso
che di chiacchiere si tratta e la vera natura di questo governo, risultano però
ancora inadeguate alla necessità della gravità del momento, vedi a Termini
Imerese la scarsa presenza operaia, così come della cittadinanza ma anche
l'assenza di altre realtà di movimento.
A Termini
Imerese abbiamo protestato in piazza subito al nostro arrivo mentre ancora non
c'erano né Renzi né Crocetta. Le nostre compagne hanno dato inizio in prima
fila esponendo un cartello e denunciando a gran voce i "fatti" di
questo governo, seguite subito dagli altri compagni, e per questo subito
disturbate dagli agenti della digos, mentre un discreto apprezzamento veniva
mostrato da una parte dei presenti in piazza;
Mancava il
grosso degli operai Fiat, alcuni stavano in disparte non intervenendo pur
condividendo le nostre critiche (compreso un operaio della Fincantieri che ci
conosce e vive a Termini) mentre un gruppetto di operai soprattutto
dell'indotto in rappresentanza della Fiom di Mastrosimone e Rappa (il primo
stava dentro il Municipio tutto tronfio in attesa del suo collega Renzi) il
secondo si aggirava nella piazza senza aver il coraggio di intervenire
direttamente, non appena è partita la nostra denuncia pubblica, si è scagliato
contro di noi dicendo espressamente che non bisognava disturbare Renzi, con un
atteggiamento fascistoide, "voi oggi qui non dovete parlare!", che
dovevamo andarcene, che non eravamo stati mai nella lotta… e qualcuno ha
provato perfino a toccare le bandiere non riuscendo però nell'intento! Sono
stati subito spalleggiati dalla digos presente in grande stile che ci invitava
ad andarcene perché "gli operai non vi vogliono" e "voi usate la
Costituzione interpretandola a modo vostro!", "voi siete
provocatori"…
Naturalmente
abbiamo respinto nei modi dovuti ogni tentativo di intimidazione sia fisico da
parte del gruppo di operai che anche abbastanza minaccioso della digos, vi
denunciamo per oltraggio …, e abbiamo ancora di più denunciato pubblicamente
tutto questo. Si è creato un grande capannello e l'attenzione dei giornalisti
presenti; in diversi hanno condiviso la protesta e poi alcuni sono rimasti
accanto a noi anche dopo discutendo e criticando l'agire di questi operai della
Fiom/Mastrosimone. Questo stesso gruppo da un atteggiamento spavaldo e
arrogante, vista la nostra determinazione, è subito dopo tornato per parlare e
tentare di "chiarire" la loro posizione, soprattutto perché erano
preoccupati che all'arrivo di Renzi avremmo potuto rovinare
l'"accoglienza"! Abbiamo ancora una volta ribadito la necessità della
denuncia e della protesta e la loro cecità del non comprendere questa
necessità.
Nell'attesa
abbiamo continuato a distribuire volantini continuando ad argomentare con altri
operai e presenti.
All'arrivo
di Renzi abbiamo continuato a sventolare le bandiere di Proletari Comunisti e
Slai Cobas s.c. e gridare slogan contro il governo: "Lavoro…lavoro.."
e "Via il governo dei licenziamenti, della disoccupazione e precarietà
permenente, della guerra, della repressione…" a cui si sono uniti i fischi
di una parte dei presenti.
*****
Da La Repubblica Palermo on line
Da La Repubblica Palermo on line
14 AGOSTO
2014
Termini, in
attesa di Renzi tensione tra gli operai
Ci sono
stati momenti di tensione davanti al Municipio di Termini Imerese, dove stava
per arrivare Matteo Renzi. Tutto è cominciato quando alcuni esponenti del
sindacato Slai Cobas e dei Comunisti proletari hanno gridato alcuni slogan
contro il presidente del Consiglio. A questo punto sono intervenuti alcuni
operai della Cgil che non hanno gradito le contestazioni contro Renzi. Qualche
spintone e poche urla, poi la situazione è tornata alla normalità grazie anche
all'intervento delle forze dell'ordine. (giorgio
ruta)
http://video.repubblica.it/edizione/palermo/termini-in-attesa-di-renzi-tensione-tra-gli-operai/174855/173485
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-27539cfc-3964-460d-b20d-a5b8fd1a36d4-tgr.html#p=0
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-27539cfc-3964-460d-b20d-a5b8fd1a36d4-tgr.html#p=0
Dalla stampa: contestazione Renzi a Termini Imerese
Matteo Renzi
viaggio verso Sud: il tour amaro del Presidente del Consiglio tra (piccole)
contestazioni e sit-in (FOTO, VIDEO)
Claudio Paudice, L'Huffington Post
...Il viaggio nel profondo sud si conclude a Termini Imerese dove pure si
sono stati registrati momenti di tensione in piazza Duomo: un gruppo di
proletari comunisti ha sventolato due bandiere rosse gridando slogan contro il
premier: "Servono fabbriche, lavoro vero, case, diritti, servizi sociali...
Il Governo Renzi fa tutto il contrario". Insieme a loro anche alcuni
esponenti dello Slai Cobas. E gli slogan hanno fatto scattare l'irritazione di
alcuni cittadini, dei disoccupati che presidiano la piazza e si sono registrati
momenti di nervosismo tra la folla. Il premier, appena è sceso dall'auto è
stato accolto dall'applauso della gente sistemata dietro le transenne, dove
Renzi, dopo aver stretto le mani ad alcune delle persone che gridavano
"lavoro... lavoro"...
***
Il Fatto Quotidiano 15/8/14
… L'ultima tappa del
tour è proprio il comune vicino Palermo, orfano dello stabilimento Fiat. Tra i
lavoratori, forte tensione. Alcuni tra Cobas e Comunisti proletari cantano
slogan contro renzi. Altri protestano: “La politica non c'entra”. Spintoni
reciproci. L'ospite d'onore compare, e da dietro le transenne sono applausi e
cori: “Lavoro, lavoro”....
***
La Repubblica 15/8/14
… Il presidente del Consiglio sale quindi sull'elicottero del ministero
della Difesa e vola alla volta di Termini Imerese, anche qui per un incontro al
Comune dove ad attenderlo ci sono molti operai dell'ex stabilimento Fiat. E non
manca qualche momento di tensione, quando gli autonomi del Cobas espongono uno
striscione contro Renzi e i delegati della Fiom Cgil lo fanno prontamente
rimuovere...
Da La Repubblica Palermo on line
Da La Repubblica Palermo on line
14 AGOSTO 2014
Termini, in attesa di Renzi tensione tra gli operai
Ci sono
stati momenti di tensione davanti al Municipio di Termini Imerese, dove stava
per arrivare Matteo Renzi. Tutto è cominciato quando alcuni esponenti del
sindacato Slai Cobas e dei Comunisti proletari hanno gridato alcuni slogan
contro il presidente del Consiglio. A questo punto sono intervenuti alcuni
operai della Cgil che non hanno gradito le contestazioni contro Renzi. Qualche
spintone e poche urla, poi la situazione è tornata alla normalità grazie anche
all'intervento delle forze dell'ordine. (giorgio ruta)
http://video.repubblica.it/edizione/palermo/termini-in-attesa-di-renzi-tensione-tra-gli-operai/174855/173485
***
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/fotogallery/sicilia/2014/08/termini_imerese_proteste/renzi-termini-imerese-applausi-proteste-223741992048.shtml#3
La Sicilia 15/8/14
… E così l'ex capitale tradita dalla Fiat accoglie il premier in un
pomerggio surreale. Le tensioni si concentrano pirma della visita. Alcuni
rappresentanti di Slai-Cobas e dei Comunisti proletari gridano slogan
anti-Renzi, alcuni presenti (qualcuno sostiene che in mezzo ci siano anche
esponenti della “triplice”) strappano le bandiere dei manifestanti perché
“questa storia non c'entra nulla con la politica”. Ma la cosa si chiude con
qualche spintone e il fermo intervento delle forze dell'ordine...
Il Giornale di Sicilia 15/8/14
… Nei momenti precedenti l'arrivo del premier non sono mancati momenti di
tensione. Un gruppo anche ha sventolato due bandiere rosse gridando slogan
contro di lui. “Servono fabbriche, lavoro, case, diritti, serivizi sociali. Il
governo Renzi fa tutto il contrario.” Insieme a loro anche alcuni esponenti
dello Slai Cobas. E gli slogan hanno fatto scattare l'irritazione di alcuni
cittadini, dei disoccupati che presidiano la piazza e si sono registrati
momenti di nervosismo tra la folla. Alcuni cittadini hanno strappato dalle mani
le bandiere rosse gettandole ai piedi di alcuni alberi. Sul posto sono
interventue le forze dell'ordine presenti per il servizio di sicurezza...
***
Il premier
contestato da un gruppo di proletari comunisti
...L’attesa dell’arrivo di Renzi a Termini Imerese è stata contraddistinta
da momenti di tensione. Un gruppo di proletari comunisti ha sventolato due
bandiere rosse gridando slogan contro il premier: «Servono fabbriche, lavoro
vero, case, diritti, servizi sociali... Il Governo Renzi fa tutto il
contrario». Insieme a loro anche alcuni esponenti dello Slai Cobas...
Tra gli striscioni in piazza Duomo campeggiava quello dei lavoratori
dell'ex stabilimento Fiat di Termini Imerese e quello della Fim,Fiom e Uilm
dell'Ansaldo Breda di Palermo...
Jobs crisis in Sicily, Matteo Renzi visits Termini Imerese
"... un gruppetto di operai soprattutto
dell'indotto in rappresentanza della Fiom di Mastrosimone e Rappa (il primo
stava dentro il Municipio tutto tronfio in attesa del suo collega Renzi) il
secondo si aggirava nella piazza senza aver il coraggio di intervenire
direttamente, non appena è partita la nostra denuncia pubblica, si è scagliato
contro di noi dicendo espressamente che non bisognava disturbare
Renzi... Naturalmente abbiamo respinto nei modi dovuti ogni tentativo di
intimidazione sia fisico da parte del gruppo di operai che anche abbastanza
minaccioso della digos, vi denunciamo per oltraggio …, e abbiamo ancora di più
denunciato pubblicamente tutto questo..."
Mentre diversi
operai stanno a guardare...
Italy: PM Matteo Renzi discusses job crisis in Termini
Imerese
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