martedì 4 novembre 2014

2 novembre: Renzi in visita in 3 fabbriche di Brescia per continuare la guerra agli operai

MA ORA TOCCA AGLI OPERAI  INCAZZARSI E RISPONDERE ALLA CONTINUA GUERRA IDEOLOGICA CONTRO LA CLASSE OPERAIA PORTATA AVANTI DAL GOVERNO RENZI, CHE SIMBOLICAMENTE ANDRA IN UNA FABBRICA PER COSI DIRE SIMBOLO DEGLI INDUSTRIALI BRESCIANI E NON SOLO, DOVE LE RELAZIONI SINDACALI SONO QUELLE DETTATE DAL FASCISMO PADRONALE IMPOSTO DA MARCHIONNE E CONDIVISO DAI SERVI FIM E UILM, UNA FABBRICA  CHE DA 2 ANNI NON PERMETTE DI FARE LE ASSEMBLEE SINDACALI ALLA FIOM, UNA FIOM BRESCIANA CHE SCIVE A RENZI PER TIRARGLI LA GIACCHETTA…….

DAL GIORNALE DI BRESCIA
PER L'ASSEMBLEA DI AIB
Renzi a Brescia, in tre fabbriche


ORE: 14:17 | DOMENICA, 2 NOVEMBRE 2014
Brescia si prepara a diventare per un giorno la capitale del dibattito politico, economico e sindacale, in occasione dell’annuale assemblea dell’Associazione industriale bresciana, prevista per domani alla Palazzoli spa, in città.
È l’ospite d’onore quello che fa più discutere: il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, segretario del Pd, oggi (almeno apparentemente) sempre più vicino alle posizioni del mondo industriale. Il premier non avrà in città particolari appuntamenti istituzionali (non parteciperà, ad esempio, alla prima riunione del nuovo Consiglio provinciale), ma visiterà tre diverse fabbriche. Il programma, infatti, reso noto da Palazzo Chigi, prevede l’intervento di Renzi alla Palazzoli, per aprire l’assise degli industriali, alle ore 10. Poi si sposterà all’Italcementi di Rezzato. Qui, alle 11.20, ci sarà l’inaugurazione del nuovo impianto produttivo.
Quindi Renzi, poco dopo mezzogiorno, è atteso alle Officine Meccaniche Rezzatesi, sempre a Rezzato, dove il padrone di casa è lo stesso presidente dell’Aib, Marco Bonometti (che nel frattempo avrà già congedato gli oltre mille ospiti e i più di cento giornalisti accreditati per l’assemblea alla Palazzoli). All’Omr, il presidente del Consiglio - secondo quanto riferisce la nota del governo - visiterà l’impianto e incontrerà gli operai.
L’appuntamento degli industriali bresciani, che alle 9 si riuniranno per la parte privata dell’assemblea con l’analisi e l’approvazione del bilancio, sarà quindi particolarmente snello. Dopo Renzi, parlerà il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, e quindi il numero uno dell’Aib.
C’è attesa per il discorso del premier, che certamente toccherà temi di stretta attualità come il Jobs Act e la Legge di stabilità. Attesa, infine, anche la relazione del presidente dell’Aib. Sul tavolo c’è un tema particolarmente spinoso, ossia il «Patto per Brescia», l’accordo sindacale territoriale in fase di discussione con i rappresentanti dei lavoratori.
Tutto questo mentre fuori dalla fabbrica di via Palazzoli, e non solo, manifesterà chi - a partire dagli operai Fiom dell’impresa che ospita l’assemblea - intende esprimere tutto il proprio dissenso per la politica di un governo che, almeno secondo il sindacato più rappresentativo, è molto lontana da politiche di centrosinistra.
Critiche al riguardo sono arrivate anche dal portabandiera dell'ala più a sinistra del Pd, Pippo Civati, casualmente anche lui a Brescia sabato sera. Nei giorni scorsi, del resto, era scoppiato un vero e proprio caso sulla scorta del botta e risposta - a mezzo di lettere aperte inviate allo stesso premier Renzi - dal segretario bresciano della Fiom, Francesco Bertoli, e dall'ad della Palazzoli, Luigi Moretti.

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