domenica 9 novembre 2014

7 novembre: Renzi a Milano preso a uova dagli operai... subito dopo va alla cena dei ricchi

All'Alcatel in Brianza Lancio di uova contro le auto, l’arrivo del premier alla nuova sede è stato accolto anche con fischi ed insulti. La ristrutturazione ha comportato esuberi per un ammontare di 586 addetti

di Redazione Milano online

 Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, arrivato giovedì pomeriggio a Vimercate per visitare la nuova sede di Alcatel-Lucent, è stato accolto dalla contestazione degli. Il premier è passato da un’entrata laterale, mentre le auto del suo staff, arrivate davanti quello principale, sono state fatte oggetto di un lancio di uova da parte dei manifestanti in attesa. L’arrivo delle auto blu davanti all’ingresso della multinazionale delle telecomunicazioni, è stato accolto anche con fischi ed insulti. Davanti alla sede si sono radunanti circa 500 lavoratori . La ristrutturazione di Alcatel Lucent ha comportato esuberi per un ammontare di 586 addetti, la metà circa riallocati con la cessione di un ramo d’azienda e i rimanenti circa 200 posti in cassa integrazione straordinaria fino al prossimo mese di maggio.
Alla cena di Renzi risotto scotto e sbadigli
A Milano professionisti e imprenditori. Hanno pagato 1000 euro per sostenere il Pd

La foto del premier Matteo Renzi alla cena per il finanziamento pubblicata dal suo portavoce Filippo Sensi


ANSA
Lo spazio si chiama The mall e sta sotto il nuovo quartiere residenziale Porta Nuova a Milano. Il padrone di casa, Manfredi Catella, ad di Hines Italia, sembra soddisfatto che il Pd glielo abbia chiesto: «Finalmente la sinistra si rivolge a mondi diversi da quelli tradizionali». A guardarsi attorno, durante la prima cena di finanziamento del partito di Matteo Renzi, pare di stare più al Rotary che a una tradizionale riunione democratica.

In attesa del discorso del premier una signora lo dice chiaro e tondo: «Sembra la vecchia Dc». In effetti, i giovani sono pochi e le donne pochissime. Avanza il finanziere Guido Roberto Vitale, accompagnato dall’esperta di moda Albertina Marzotto: «Seguo Renzi dalla cena che fece a Milano con Davide Serra e lo sostengo. Per il resto continuo a occuparmi di affari e contribuisco al sito Linkiesta, che verrà presto rilanciato con un nuovo direttore». C’è il presidente di Unipol, Pierluigi Stefanini, bolognese cui non soltanto per il nome vien da domandare: ma lei non stava con Bersani? «Siamo conterranei e amici di vecchia data, ma Renzi è il capo del governo». Allora è renziano? «Sono curioso». Gli altri sono una marea di piccoli e medi imprenditori semisconosciuti: «E’ il popolo del nuovo Pd, ma facciamo ancora fatica a portare i grandi nomi», ammette uno degli organizzatori.

Tra i politici, i ministri Martina e Boschi, il sottosegretario Luca Lotti, Ermete Realacci, Piero Fassino che arriva due ore dopo con la moglie Anna Maria Serafini e Stefano Boeri. Coppia glamour della serata, Carlo Capasa, ad di Costume national, con l’attrice Stefania Rocca: «Ho accompagnato lui, quello su Renzi sarebbe un discorso lungo…». Invitati non paganti, Beatrice Trussardi: «Sono qui per curiosità, non mi esprimo» e Raffaele Jerusalmi, ad di Borsa italiana: «Un’esperienza che non aggiunge molto».


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