Questa mattina un
lavoratore della grande piattaforma logistica si presenta al lavoro.
Hanno istituito i controlli all’ingresso per la temperatura.
Tossisce, trovano che ha la febbre, vuole andare a casa.
Ma il capo dice che
deve andare al lavoro.
I compagni di lavoro
reagiscono, vanno dal capo per chiedere perché lo abbia fatto
entrare, ‘se è malato lui ci ammaliamo tutti’. Il capo prova a
sostenere che non è vero che sta male, che ‘fa il furbo’. Niente
da fare. Questa mattina a dovuto mollare.
Altro orario, altra
portineria, in coda per la temperatura, un operaio ci racconta; i due
colleghi davanti a me passano senza fermarsi, chiedo perché non sono
stati controllati e mi rispondono ‘che non c’è tempo di farlo
con tutti, bisogna iniziare il lavoro’
UN ESEMPIO DI
LOTTA DA SEGUIRE E RAFFORZARE, PERCHÈ SOLO COSÌ SI PUÒ DIFENDERE
LA SALUTE E LA SICUREZZA .
I PADRONI SI
LIMITANO ALLA FORMALITÀ DELLE MISURE DI SICUREZZA, QUATTRO CARTELLI
NELLE BACHECHE E MASCHERINE SCADENTI DA USARE PIÙ VOLTE.
E POI VIA NEI
REPARTI, AMMASSATI E DI CORSA COME SEMPRE.
LA VITA OPERAIA È
UN PREZZO CHE I PADRONI SONO DISPOSTI A PAGARE. PER LORO VALE UN
SACCHETTO DELLA SPESA.
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