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lunedì 30 marzo 2020
29 marzo - ArcelorMittal Taranto, primo caso positivo di Covid-19 - Non possiamo accettare più questa situazione
Il lavoratore, dopo essersi sentito male l’altra sera durante il turno, e dopo una prima valutazione in infermeria, aveva lasciato la fabbrica ed era tornato a casa, seguendo le procedure di contatto sanitarie. Accompagnato dal 118, ha poi effettuato il tampone all’ospedale ‘Moscati’ di Taranto, che è Centro Covid 19. Si tratta del primo caso di Coronavirus che si verifica nel siderurgico ArcelorMittal.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Aver concesso ad AercelorMittal 3500 diretti più 2000 dell’appalto obiettivamente, al di là delle misure di protezione sulle quali vi sono diverse lamentele che ci provengono dai lavoratori, crea una vera e propria bomba potenziale che in nessuna maniera può e deve essere accettata.
I sindacati in fabbrica avevano inizialmente posto la questione in termini corretti, contenere al minimo tecnico degli impianti riducendo di fatto la presenza dei lavoratori diretti e di appalto all’interno. Questo poteva riguardare al massimo un migliaio di operai.
Richiamati a trattare i sindacati confederali erano arrivati a concedere ben 3200 diretti e 1800 per l’appalto. Questa concessione è gravissima e toglie ogni legittimità agli strilli dopo la decisione del Prefetto.
Il Prefetto, sull’autostrada concessa dal preaccordo di fatto sindacati e azienda e
utilizzando le evidenti ambiguità del DPCM che sta creando problemi e contraddizioni in tante fabbriche in Italia, ha portato a 3500+2000 gli operai.
La frittata è fatta. La vita dei lavoratori è obiettivamente a rischio!
Lo Slai cobas per il sindacato di classe non ha forza in fabbrica per fermare l’azienda con uno sciopero, cosa che avrebbe fatto immediatamente dopo la decisione del Prefetto. Cosa che non ha fatto ad esempio l’Usb.
Per questo ora la parola e l’azione spetta ai lavoratori che già nei giorni passati avevano reagito spontaneamente restando a casa in malattia. Questo comportamento spontaneo a tutela della propria vita deve continuare, e non ci sono numeri che tengano.
Nello stesso tempo è quando c’è bisogno che i lavoratori devono farsi vedere e sentire.Dare forza allo Slai cobas in questo momento è l’arma in più che i lavoratori possono usare.
La nostra proposta resta lo sciopero, ed è rivolta a tutti i sindacati, perchè lo sciopero deve essere unitario e di massa per cambiare questa situazione. Ma sciopero o non sciopero bisogna difendersi con tutti i mezzi.
E’ inutile rilevare che una qualsiasi estensione del contagio in fabbrica va ben oltre gli operai, tocca famiglie, quartieri, paesi. Si può rischiare questo?
slai cobas per il sindacato di classe taranto
slaicobasta@gmail.com
29-3-2020
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