Il 30 giugno 2022, la Corte d’Appello di Firenze, nel processo di 4° grado (appello-bis) della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009 (sono trascorsi 14 anni e mezzo da quella tragica e drammatica notte), ha condannato 13 soggetti tra Ad, presidenti, direttori e dirigenti, delle società coinvolte e responsabili del disastro ferroviario.
Mauro Moretti a 5 anni, Soprano ed Elia a 4 anni e 2 mesi, Castaldo a 4 anni, Pizzadini e Gobbi Frattini a 2 anni e 10, e delle società tedesche e austriache con pene da 4 a 6 anni. Pene miti! Di fronte a 32 Vittime, a decine di feriti di cui alcuni gravissimi. Costoro sono stati riconosciuti responsabili per aver provocato la strage ferroviaria di Viareggio.
Questo hanno scritto 4 sentenze e 14 giudici. Tre reati già stati prescritti, ora per il 5° grado (Cassazione-bis) sono state calendarizzate tre udienze: 4 e 18 dicembre 2023, 15 gennaio 2024.
I condannati si appellano alla sospensione del processo per incostituzionalità del reato “disastro ferroviario”. La prescrizione, di fronte a stragi come quella di Viareggio, è un mostro nei confronti delle Vittime e dei loro familiari. Il dolore dei familiari MAI andrà in prescrizione. Le Vittime pretendono giustizia!
Quando la legge vigente permette a chi è condannato anche in Cassazione di eludere le proprie gravissime responsabilità, cari ministri e cari amministratori di governo e di giustiza o siete in grado di non intendere e volere oppure avete fatto proprio il cinismo dell’incapacità.
24 ottobre 2023
- Associazione dei familiari “Il Mondo che vorrei”
- Assemblea 29 giugno
dalla stampa
Strage di Viareggio, presidio dei familiari delle vittime a Montecitorio
diSimone Dinelli
Obiettivo del “blitz” nella capitale era quello di tornare ad accendere i riflettori sulla vicenda, a poche settimane dall’avvio – previsto per il 4 dicembre – del processo di Cassazione bis
Presidio martedì mattina, 24 ottobre, a Roma davanti al palazzo di Montecitorio per una delegazione di familiari delle vittime della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009. Striscioni e immagini delle 32 persone scomparse: a guidare la delegazione Daniela Rombi, una delle “anime” dell’associazione Il Mondo che Vorrei.
Obiettivo del “blitz” nella capitale era quello di tornare ad accendere i riflettori sulla vicenda, a poche settimane dall’avvio – previsto per il 4 dicembre – del processo di Cassazione bis.
«Il 30 giugno 2022 – spiegano i familiari delle vittime - la Corte d’Appello di Firenze, nel processo di quarto grado (appello-bis) ha condannato 13 soggetti tra amministratori delegati, presidenti, direttori e dirigenti delle società coinvolte e responsabili del disastro ferroviario. Pene miti, di fronte a 32 vittime e decine di feriti, di cui alcuni gravissimi. Costoro sono stati riconosciuti responsabili di aver provocato la strage ferroviaria di Viareggio. Questo hanno scritto 4 sentenze e 14 giudici».
«Tre reati sono già stati prescritti – prosegue l’associazione Il Mondo che Vorrei - per il quinto grado (Cassazione-bis) sono state calendarizzate tre udienze: 4 e 18 dicembre e 15 gennaio. I condannati si appellano alla sospensione del processo per incostituzionalità del reato di “disastro ferroviario».
La prescrizione, di fronte a stragi come quella di Viareggio, è un mostro nei confronti delle vittime e dei loro familiari, perché «il nostro dolore non andrà mai in prescrizione». «Le vittime pretendono giustizia – chiudono i familiari – e il nostro viaggio a Roma è per ricordarlo a tutti, a partire da ministri e politici vari partendo da quelli che siedono in Parlamento».
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