Ne
diamo la notizia scarna, senza fronzoli, così come più volte ci ha
raccomandato.
E’ morto Dario, Dario Comotti, oggi 21 aprile.
Un brutto male se l’è preso. Sessantacinque anni. Operaio
tornitore alla INNSE per più di quaranta.
Non si può
concentrare in una pagina quello che è stato, chiunque lo abbia
conosciuto ha sicuramente da ricordare qualche gesto, qualche azione,
qualche parola che non può essere dimenticata, ci è rimasta
impressa nella memoria.
Perché? Semplicemente perché dichiarò
guerra al padrone fin da giovane e la condusse per tutta la vita,
semplicemente perché era un operaio predisposto all’assalto al
cielo ed ogni sua azione doveva manifestarsi alla luce del sole,
senza timore, senza ripensamenti. Semplicemente perché aveva un
cuore grande.
Scioperi, picchetti, occupazioni e manifestazioni
non lo hanno mai visto nelle retrovie.
Ha sostenuto la
costituzione di un partito operaio, ha scritto articoli per Operai
Contro, faceva parte della redazione e si è anche impegnato in
discussioni con tutti per affermare il marxismo come teoria degli
operai anche in mezzo alla strada, giocando a carte, ovunque.
Gente
come Dario non scende dal cielo e se gli operai hanno prodotto un
tipo del genere non disperiamo per la sua morte, se ne produrranno
tanti ed ancora tanti finché la causa per la quale ha speso una vita
vincerà definitivamente.
Un saluto in mezzo alle bandiere rosse
che tante volte ha sventolato.
La redazione di Operai Contro.
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