Secondo i dati riportati dall’agenzia Reuters del 26 febbraio, “il 2024 si è rivelato un anno nero per Stellantis con un calo significativo delle principali voci finanziarie.”
Questi titoli sono allarmanti ma ingannevoli perché nonostante l’anno nero Stellantis ha fatto un “utile netto” di 5,5 miliardi di euro, registrando una contrazione del 70%. Anche l’utile operativo rettificato (AOI) ha subito un calo considerevole, fermandosi a 8,6 miliardi di euro, ossia il 64% in meno rispetto all’anno precedente, con un margine operativo del 5,5%.”
Ma subito dopo si deve ammettere che di soldi in cassa ce ne sono e tanti, e si distribuiscono pure agli azionisti: “Nonostante le difficoltà operative, il gruppo ha mantenuto una liquidità disponibile industriale pari a 49,5 miliardi di euro, con una posizione finanziaria netta industriale di 15,1 miliardi di euro. Inoltre, è stato proposto un dividendo agli azionisti di 0,68 euro per azione, pari a un rendimento del 5%, in attesa dell’approvazione.”
Ma le notizie positive per Stellantis e i suoi padroni non finiscono qui perché l’azienda sta riducendo le scorte, cioè le auto invendute: “al 31 dicembre 2024, le giacenze totali di veicoli sono scese del 18%, pari a 268.000 unità in meno rispetto al 2023.” E anche negli stabilimenti degli Stati Uniti le cose vanno discretamente: “Particolarmente significativo il calo delle scorte dei concessionari statunitensi, che si sono ridotte del 20%, attestandosi a 304.000 unità, superando l’obiettivo precedentemente fissato di 330.000 unità.”
Come si vede la crisi c’è, auto se ne vendono sempre meno e i piazzali e le concessionarie sono pieni di auto invendute.
Ma la Stellantis per fare la propria guerra commerciale nel mondo ha già avviato la “Transizione del portafoglio prodotti”: “Nel corso del 2024, Stellantis ha avviato un rinnovamento della gamma con l’introduzione dei primi modelli basati sulle nuove piattaforme STLA Medium e STLA Large, oltre al lancio in Europa della Citroën C3/ë-C3 costruita sulla piattaforma Smart Car. Questi cambiamenti rappresentano un passo strategico verso l’elettrificazione e la modernizzazione dell’offerta”.
E nonostante l’anno trascorso sia nero Stellantis per il futuro vede rosa! “…una previsione di crescita “Positiva” dei ricavi netti e un margine operativo “Mid-Single Digit” (ovvero tra il 3% e il 7%). Il flusso di cassa industriale è atteso “Positivo”, riflettendo l’inizio della ripresa commerciale nonostante le incertezze che ancora caratterizzano il settore automotive.” E l’entusiasta Elkann aggiunge: “Nonostante il 2024 sia stato un anno di forti contrasti per l’Azienda, con risultati al di sotto del nostro potenziale, abbiamo raggiunto importanti traguardi strategici”.
“In particolare”, ha aggiunto l’erede di Gianni Agnelli, “abbiamo lanciato nuove piattaforme e modelli multi-energy, novità che proseguiranno nel 2025; abbiamo avviato la produzione di batterie per veicoli elettrici attraverso le nostre joint venture e abbiamo reso operativa la partnership con Leapmotor International … Siamo fermamente intenzionati a guadagnare quote di mercato e a migliorare le performance finanziarie nel corso del 2025”.
I padroni piangono sempre miseria e chiedono sempre miliardi di aiuti allo Stato, che gentilmente e costantemente li concede, scaricando di fatto la crisi, come si può vedere, tutta sulle spalle degli operai, pagata con cassa integrazione, licenziamenti, peggioramento delle condizioni di lavoro…
Nessun commento:
Posta un commento