Ikea in sciopero: alta
adesione a Carugate, Corsico, San Giuliano e Brescia
La prova generale dello sciopero
nazionale. Ll'azienda spiega: "Si vuole arrivare a firmare
un nuovo contratto integrativo aziendale, che sia in linea con il nuovo
contesto economico e sociale e assicuri basi solide allo sviluppo futuro della
presenza in Italia"
Milano, 6 giugno 2015 - Ikea in sciopero. Grande
partecipazione all'astensione dal lavoro, indetta dalle organizzazioni
sindacali del commercio Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UiltuCs Uil, a seguito
della disdetta unilaterale della contrattazione integrativa effettuata
dall'azienda. Delle 16 ore di sciopero proclamate lo scorso 29 maggio, le
prime otto erano nella disponibilità dei singoli punti vendita, che si sono
però fortemente coordinati al punto di aver scioperato quasi tutti in
contemporanea. "Un fortissimo segnale di unità fra i lavoratori, che -
ha sottolineato la Filcams Cgil - certo non può essere sottovalutato
dall'azienda. Oggi abbiamo visto la prova generale dello sciopero nazionale,
del quale non è stata ancora decisa la data ma che potrebbe essere indetto già
la prossima settimana". Alta l'adesione in molte città: più del 95%
a Firenze, 90% a Napoli cosi come a Carugate, più dell'80% a Corsico e oltre
il 60% a San Giuliano. Adesione oltre il 70% a Brescia e Roma, a
Bologna più del 95%, solo i manager all'interno del negozio, mentre a Genova
l'azienda è stata costretta alla chiusura il punto vendita. I lavoratori hanno
incrociato le braccia e hanno distribuito volantini alla clientela, spiegando
le loro motivazioni. Intanto l'azienda, sottolinea che "i propri
collaboratori sono la risorsa più importante" e che da "sempre ne
rispetta i diritti", ha spiegato che "la criticità perdurante
dell'attuale contesto economico e concorrenziale ha spinto Ikea Italia a
decidere di non rinnovare automaticamente il contratto integrativo aziendale di
cui alcuni temi risalgono al 1993 e altri al 2000, con l'obiettivo di
ridiscuterne i contenuti, guidati, oggi come in passato, dai valori aziendali e
ispirati a principi di equità sociale e corresponsabilità". Questa
decisione, ha sot tolineato Ikea, si inserisce in un percorso di confronto
iniziato insieme al Sindacato più di un anno fa". Ikea, prosegue
l'azienda, "vuole arrivare a firmare un nuovo contratto integrativo
aziendale, che sia in linea con il nuovo contesto economico e sociale e
assicuri basi solide allo sviluppo futuro della presenza di Ikea in Italia.
Questo sforzo congiunto di revisione tra azienda e sindacati ha l'obiettivo di
assicurare solidità ai posti di lavoro esistenti, aprire nuovi punti vendita e
creare nuova occupazione. I contenuti dell'attuale contratto integrativo
continueranno ad essere regolarmente applicati, vista la prosecuzione delle
trattative, per le quali sono già state fissate le date dei due prossimi
incontri".
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