venerdì 3 luglio 2015

3 luglio - Aggiornamento dal tetto della Marcegaglia di Milano



COMUNICATO SECONDO GIORNO
Il secondo giorno di presidio del tetto e dei carroponte è passato più serenamente del primo. I timori e l’adrenalina dell’inizio si sono calmati. Ora è più facile ragionare con tranquillità. Ieri c’è stato il secondo incontro alla prefettura. L’azienda non si è presentata ma a quanto pare ha lasciato dettagliate istruzioni al funzionario prefettizio. In soldoni pare che l’azienda ci proponga due soluzioni: la messa in mobilità con accesso a incentivazione individuale leggermente inferiore ai 30000 euro dati agli altri operai andati in mobilità; eventualmente se qualcuno di noi volesse andare a lavorare a Pozzolo Formigaro ci metterebbe a disposizione L’autobus. Davvero non ci capacitiamo del fatto che l’azienda non riesce a capire che se volevamo licenziarci oppure andare a Pozzolo lo avremmo fatto nei tempi stabiliti dall’accordo. Qui nessuno accetta di essere deportato lontano dai propri affetti e dai propri impegni sociali. A maggior ragione nessuno accetta 4 spiccioli in cambio della sicurezza economica per noi e per la nostra famiglia di una vita intera. Mediamente abbiamo 40 anni, ce ne con le regole di oggi mancano 27 anni per andare in pensione. Nessuno di noi è così stupido da pensare che 27 anni di lavoro valgono qualche migliaio di euro. Tornando alla questione del lavoro a Pozzolo Formigaro abbiamo avuto anche notizia che li ci sono grossi problemi legati alla produzione e grossissimi legati alla logistica. Problemoni che avevamo previsto durante la trattativa dello scorso anno. Per cui una situazione estremamente fragile e precaria che ci auguriamo si risolva al più presto e in positivo per i nostri compagni di lavoro che si sono trasferiti a Pozzolo e per quelli che erano già la! La cosa assurda comunque  è che dobbiamo stare qua sopra notte e giorno semplicemente per esigere il rispetto degli impegni presi dall’azienda nell’accordo che ha sottoscritto con fim e uilm: cassa integrazione e ricollocamento!
Non smetteremo mai di ribadirlo: NOI DA QUI NON CE NE ANDIAMO SE NON ABBIAMO LA GARANZIA DI UN POSTO DI LAVORO PER OGNUNO DI NOI.
Ringraziamo per le centinaia di attestati di solidarietà che ci stanno arrivando. Ringraziamo tutti i compagni e le compagne che da fuori ci stanno sostenendo con la presenza ai cancelli, gli approvvigionamenti, la solidarietà in generale. Questa battaglia è di tutti e tutte.
Alfredo
Cristian
Franco
Gianni
Massimiliano
Sergio

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