mercoledì 15 luglio 2015

15 luglio - Mobilitazione in Toscana contro Carrefour e il lavoro notturno



Carrefour, sindacati in lotta contro l'apertura notturna in Toscana 
 Dopo lo sciopero a Ikea, al centro delle mobilitazioni, questa volta dei sindacati di base è la grande distribuzione, dove certi big del settore (Carrefour, Auchan, Esselunga, Ikea, ecc.), non soddisfatti degli accordi e contratti-capestro sempre garantiti loro da CONFCOMMERCIO, fanno parte di un’altra associazione di imprese, FEDERDISTRIBUZIONE, la quale intende praticare una linea di cancellazione di ogni diritto delle lavoratrici\tori. E così Carrefour ha deciso unilateralmente il prolungamento dell’orario: a Pisa dalle 8:30 alle 24:00; a Lucca dalle 7 alle 24 ; a Massa 24 ore su 24; giorni di festa compresi. Dopo un falsh mob organizzato dalla Filcams Cgil davanti a Carrefour di Massa, Cobas e Usb insieme al coordinamento lavoratori e disoccupati hanno manifestato davanti all'ipermercato di Pisa. Un presidio di decine di manifestanti ha accompagnato le ore che vanno dalle 21 (orario di chiusura fino ad oggi) fino alle 24 di lunedi' 13 luglio. Federico Giusti dei Cobas ci spiega la ragione di questa protesta: "Dopo il famigerato accordo sulle domeniche di apertura, questo, del prolungamento, è un altro punto su cui Carrefour sta costruendo una cappa di piombo in cui imprigionare lavoratori e lavoratrici, non risparmiando loro minacce di scenari oscuri, come nuove dosi di contratti detti di solidarietà, mobilità, missioni, trasferte e altre diavolerie padronali". Secondo i Cobas, il fatto che, per il prolungamento dell’orario, si sia fatto ricorso sostanzialmente a inserimenti di personale interinale non solo va interpretato come "cinica decisione di sfruttare a man bassa il bisogno di reddito di chi non ha un lavoro stabile, buttandogli, come se si trattasse di un cane affamato, l’osso del lavoro notturno", ma può significare anche sperimentazione dell’iniziativa, da affidare poi, organicamente, ai propri dipendenti. Su un punto i Cobas non transigono volendo evitare la lotta tra poveri , tra interinali e personale alle dirette dipendenze degli ipermercati "si deve stare attenti che non si creino rapporti ostili tra dipendenti Carrefour e personale interinale, perché questo farebbe il gioco di chi vegeta e ingrassa sulle nostre divisioni", sulla “guerra tra poveri”. Questo è il momento in cui i “poveri” sarà bene che siano solidali tra loro e, caso mai, la “guerra”, si uniscano per farla a chi sta sopra di loro.  La lotta contro il lavoro notturno non è quindi solo di difesa ma per rivendicare la assoluta volontarietà del lavoro nei giorni di festa, col pagamento, com’era prima, di un gettone di presenza, oltre le maggiorazioni previste contrattualmente per il lavoro festivo, straordinario o supplementare, per chiedere e ottenere il passaggio dei part time a tempo pieno visto che i primi sono diventati da tempo i contratti di riferimento nel commercio.




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