domenica 19 luglio 2015

18 luglio - Il Jobs Act colpisce anche i disabili



Il Governo ha presentato in queste settimane in Parlamento lo schema di decreto legislativo n. 176/2015 in materia di razionalizzazione e semplificazione del sistema di inserimento lavorativo mirato delle persone con disabilità , in applicazione di una delega prevista dal Jobs Act tesa a modificare la legge 68/99. Tra le proposte presentate è stata inserita l’opzione per le imprese di poter assumere i disabili, nella quota prevista per legge, con la sola chiamata nominativa, anzichè rispettare le graduatorie delle liste speciali definite dai Centri per l’Impiego. L’assunzione nominativa esiste già  ora, ma è limitata. Totale per le aziende tra i 15 e i 35 dipendenti, il 50% tra i 36 e i 50 dipendenti e il 60% delle assunzioni dei lavoratori con disabilità  nelle aziende sopra i 50 dipendenti. La quota rimanente deve fare riferimento alle graduatorie. Con il Decreto del Governo si sale per tutte le fasce al 100%. Questo comporta il rischio assai reale che le imprese si scelgano nel concreto i disabili più sani tra i meno sani. Gli incentivi economici che sono previsti nel Decreto, che fanno riferimento alle assunzioni di persone con disabilità superiori al 67 e al 79%, sembrano essere stati inseriti dal Governo, per cercare di attutire la portata negativa che avrà  la deregolamentazioni avanzata dal ministro Poletti rispetto alle disabilità  più gravi, che saranno inevitabilmente penalizzate.

Nessun commento:

Posta un commento