Schiacciato dal carrello in
ditta: operaio 55enne muore sul lavoro
L’uomo stava utilizzando un particolare portapiastre,
impiegato per il trasporto di materiale da verniciare verso un’altra macchina.
I colleghi hanno dato l’allarme, ma le sue condizioni erano troppo gravi
di Giovanna Maria Fagnani e Francesco Sanfilippo
Tragedia sul lavoro a Magenta. Un operaio di 55 anni
di Corbetta, Paolo Acri, è morto lunedì sera in un incidente avvenuto
all’interno dell’azienda in cui lavorava, la «Guala Closures Group». È successo
attorno alle 22.20. L’operaio stava utilizzando un particolare carrello
portapiastre, impiegato per il trasporto di materiale da verniciare verso
un’altra macchina. Per cause ancora al vaglio dei carabinieri e della Ast,
l’operaio è rimasto schiacciato tra il pesante carrello e la macchina cui le
piastre erano destinate. I colleghi, che hanno cercato di soccorrerlo
immediatamente, hanno dato l’allarme e sul posto sono accorse un’ambulanza
della Croce Bianca di Magenta e l’automedica, nonché i vigili del fuoco. Le sue
condizioni erano però troppo gravi e l’uomo, poco dopo, è spirato. I
carabinieri di Abbiategrasso e l’Ats della Città Metropolitana (ex Asl) hanno
avviato un’indagine. Lo stabilimento della «Guala Closures», che si trova in
strada Cascina Peralza 26, è stato inaugurato quattro anni fa e impiega circa
60 operai. L’azienda lavora l’alluminio per produrre tappi e altre chiusure per
bevande e farmaci.
31 gennaio
2017 | 09:57
©
RIPRODUZIONE RISERVATA
Infortuni sul lavoro, 86 morti
nel 2016 in Lombardia
Il totale degli infortuni denunciati nel 2016 è di
116.049, con un calo pressoché impercettibile dello 0,01% rispetto all’anno
precedente (116.068 le denunce)
Ultimo
aggiornamento: 30 gennaio 2017
Milano, 30 gennaio 2017 - Sulla salute e sicurezza
sul lavoro in Lombardia non si può abbassare la guardia. Nel 2016 sono
stati 116.049 gli infortuni denunciati all’Inail, con un calo pressoché
impercettibile dello 0,01% rispetto all’anno precedente (116.068 le denunce).
Più sensibile il calo dei casi mortali: 86 nel 2016 contro i 124 del 2015. Il
dato dello scorso anno è, però, identico al 2014 (sempre 86)”. E’ quanto emerge
dall’elaborazione condotta dal dipartimento Salute e sicurezza della Cisl
Lombardia sulla base dei dati forniti dalle Ats (ex Asl) alla Regione e delle
denunce inviate all’Inail al 31 dicembre 2016. “Il lieve calo dei casi mortali
- spiega Paola Gilardoni, segretario regionale Cisl Lombardia con delega al
Welfare - non lascia spazio a rassicurazioni. Tra le cause che hanno fatto
scaturire l’evento, purtroppo, la maglia nera, anche per quest’anno, è di gran
lunga quella legata alla caduta dall’alto del soggetto e questo ci deve
far riflettere sulla necessità di sostenere gli interventi di prevenzione,
a partire dalle azioni sull’organizzazione del lavoro, e potenziando
l’informazione e la formazione dei lavoratori”. Analizzando i dati relativi
agli infortuni, la parte da leone la giocano industria e servizi, con
75.440 infortuni denunciati, seguiti dal settore pubblico (conto stato)
con 17.660 casi e dall’agricoltura (3.131). Milano si conferma il
territorio più coinvolto, con 38.480 denunce, seguito da Brescia (15.746)
e Bergamo (13.956) Per quanto riguarda i casi mortali, l’analisi approfondita
può essere al momento effettuata solo per i dati forniti da Regione
Lombardia, in quanto i dati Inail riguardano esclusivamente le denunce e
quindi pratiche non ancora valutate dall’ente competente. Sugli 86 totali sono
40 i casi presenti nel registro regionale. Al primo posto sempre il settore
delle costruzioni (12 casi), nonostante la situazione di semi immobilità
della cantieristica edile, seguito dall’industria (9) e dall’agricoltura 8.
Quanto alla nazionalità, la stragrande maggioranza dei casi (77,5%) riguarda
cittadini italiani. Alla voce “età anagrafica” troviamo 15 casi (sui 40
totali) tra i 51 ed i 60 anni di età, e 5 casi tra i 61 i ed i 70 anni. I casi
di incidenti a persone oltre i 71 anni risultano essere 4, dato che testimonia
l'invecchiamento della popolazione lavorativa. Tra le aree più interessate da
infortuni mortali presenti nel registro regionale troviamo Brescia, con 9
casi, seguita da Città Metropolitana e Insubria (6), Bergamo e Brianza (5), Val
Padana (Cremona e Mantova) con 4, Pavia (3) e Montagna (Sondrio, Vallecamonica
e Alto Lario), con 2. Infine, il rapporto di lavoro dei singoli infortunati: in
15 casi (su 40) sono coinvolti i titolari (con o senza dipendenti), i soci
(anche di cooperative) e i pensionati o altre forme di rapporto di lavoro,
mentre gli eventi occorsi a lavoratori a tempo indeterminato risultano essere
13 casi.
Nessun commento:
Posta un commento