I lavoratori del Si Cobas Poste sono solidali con i lavoratori licenziati e con tutti i lavoratori sfruttati, non vogliamo essere né complici né silenti.
Il
29/03/2017 10.13, Slai Cobas per il sindacato di classe ha scritto:
A
TUTTI I SINDACATI DI BASE
A
tutte le forze solidali con la lotta dei lavoratori della logistica
La
repressione dei padroni delle cooperative della logistica, fatta di attacchi
pesanti, di aggressioni ai presidi di lotta, con l'uso di squadrismo di capi,
padroncini, manovalanza servile, fino all'uccisione mesi fa di un operaio
egiziano, fatta di licenziamenti, di denunce, provocazioni, contro le
necessarie e giuste lotte dei lavoratori della logistica contro il moderno
schiavismo, sta diventando endemica, sempre più pesante, con polizia,
prefettura, istituzioni che o contribuiscono alla repressione o col loro
silenzio sono comunque complici.
Questa repressione ora punta ad attaccare direttamente
l'organizzazione di base, di classe dei lavoratori, perchè senza sindacato di
classe i lavoratori possano essere meglio supersfruttati, non riconosciuti i
loro diritti fondamentali, divisi. Questo è il significato principale
dell'ultimo pesantissimo atto repressivo. 11 lavoratori, tra cui 4 delegati
dello Slai cobas per il sindacato di classe dei magazzini Kamila di Brignano
(BG) sono stati licenziati e tutto fa pensare che sono in arrivo altri
licenziamenti. Gli operai di Brignano hanno ripreso da mesi la lotta; il loro
esempio, il loro coraggio, determinazione a non farsi piegare sono diventati
anche un esempio e altre realtà di operai della zona si organizzano e scendono
in lotta; la loro lotta ha costretto Asl, Dpl a fare accertamenti sulla
sicurezza, sull'attacco alla salute, sulla violazione permanente di diritti
contrattuali e legislativi. E' tutto questo ora, con questi 11 licenziamenti,
che si vuole fermare; tutto questo - insieme alle migliaia di iniziative,
manifestazioni nella zona, denunce pubbliche, controinformazione nei
supermercati, in cui dietro le merci c'è sudore, fatica, attacco alla salute,
neo schiavismo - colpisce al cuore i padroni delle cooperative ed è una “spina
nel fianco” non “domabile”. Per questo ora si punta tagliare la “testa” di
questa lotta, attaccare direttamente la sua organizzazione sindacale. Questo
attacco repressivo riguarda tutti, tutti i sindacati di base, tutte le
organizzazioni costruite direttamente dai lavoratori. Siamo ad un fascismo
padronal/statale che utilizza anche il ricatto dello status di immigrati dei
lavoratori della logistica, per ricattarli, piegarli, dividerli.
ED
E' PROPRIO LA DIVISIONE CHE DOBBIAMO IMPEDIRE!
La
realtà dei lavoratori della logistica così vasta, così importante, così
centrale oggi nella lotta di classe, non si può pensare di affrontarla ogni
realtà per proprio conto. Ci sono momenti, come questi, in cui la migliore
risposta è l'unità di tutte le forze del sindacalismo di base, di classe;
questo mette in difficoltà padroni e Istituzioni e incoraggia e fa sentire più
forti gli operai. I lavoratori della logistica dello Slai cobas per il
sindacato di classe sono stati sempre presenti in passato nei momenti in cui
altri lavoratori, altri sindacati di base venivano attaccati, perchè come hanno
sempre detto i lavoratori di Bergamo: Se colpiscono uno, colpiscono tutti! Chiediamo
che ogni realtà dei lavoratori, ogni organizzazione sindacale veda come proprio
questo pesante attacco che sta avvenendo verso i lavoratori di Kamila, non li
lascino soli, E SI RISPONDA TUTTI INSIEME!
Lo
stesso chiediamo a tutte le realtà sociali, il cui sostegno alla lotta è sempre
importante.
PER
QUESTO INVITIAMO PER DOMENICA 9 APRILE ORE 9,30 A MILANO PRESSO IL CS
TRANSITI tutti i sindacati di base e le forze solidali PER ORGANIZZARE
INSIEME UNA RISPOSTA UNITARIA ALLA REPRESSIONE contro i lavoratori della
logistica.
29.3.17
SLAI
COBAS per il sindacato di classe - coordinamento nazionale
SLAI
COBAS SC - Bergamo
per
info- contatti: slaicobasta@gmail.com – T/F 0994792086 – 3475301704
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