Savona, morto l’operaio caduto
dal tetto del capannone: s’indaga per omicidio colposo
Savona - Potrebbero scattare nelle prossime ore i
primi avvisi di garanzia per la morte di Edmond Ndou, l’operaio di
origini albanesi di 33 anni che abitava a Borgo San Dalmazzo e che ieri mattina
era precipitato in via Nazionale Piemonte a Savona. Ndou è morto oggi
all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure senza aver ripreso conoscenza. Stava
lavorando sul tetto di un capannone dal quale doveva essere rimossa la
copertura di amianto (il cosiddetto eternit) quando è volato nel vuoto da
un’altezza di otto-nove metri. Nonostante sia stato sottoposto a un delicato
intervento chirurgico l’uomo non si è più ripreso e nel primo pomeriggio di
oggi i medici hanno deciso, vista la gravità delle sue condizioni, di avviare
la procedura di monitoraggio per dichiarare la morte cerebrale del paziente che
si è conclusa alle 14,30, al termine delle sei ore di osservazione previste.
Secondo quanto ricostruito da polizia e ispettori dell’Asl 2 Savonese, Edmond
Ndou stava lavorando sul tetto del capannone per rimuovere la copertura di
amianto quando ha messo i piedi sopra un lucernario in vetro resina che non ha
retto facendolo precipitare nel vuoto per circa 8-9 metri. Ora la magistratura
ha aperto un’indagine al momento contro ignoti con l’ipotesi di reato di
omicidio colposo. Le indagini dovranno accertare se davvero - come pare
abbia dichiarato l’impresa - Ndou fosse al suo primo giorno di lavoro e
dunque con le pratiche di regolarizzazione in corso, oppure se lavorasse in
nero o comunque in modo non conforme alle leggi. Si indaga anche su eventuali
mancanze nelle misure di protezione.
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