LA LOTTA DEI LAVORATORI DELLA LOGISTICA DELLO SLAI
COBAS SC HA IMPOSTO LA CONVOCAZIONE DEL TAVOLO IN PREFETTURA - LA PRESENZA
DELLE DONNE AI PRESIDI - GLI OSTACOLI ANCHE "INTERNI" IN QUESTA LOTTA
Questa
mattina si tiene l'incontro in Prefettura. Essa è frutto solo della
continuazione della lotta e dei presidi, picchetti ai cancelli, della
resistenza dei lavoratori della logistica Slai Cobas sc al magazzino KAMILA di
Brignano Bergamo.
Dodici ore
di blocco dei cancelli, per fermare i 90 annunciati licenziamenti mascherati da
cambio appalto, per sostituire i lavoratori sindacalizzati con altri più docili
disposti ad accettare il sistema senza regole delle cooperative,
Un attacco
che segue gli 11 licenziamenti politici tra cui i delegati sindacali dello Slai
Cobas s.c. accusati con una montatura di boicottaggio e sabotaggio,
Nell'ultima
fase di questi blocchi, è tornata forte e bella la partecipazione delle donne,
delle mogli degli operai, dei bambini, a dimostrazione sia che ogni attacco al posto di lavoro,
ai diritti dei lavoratori è un attacco alla vita stessa di famiglie, bambini;
sia, soprattutto, che la presenza delle donne rende la lotta particolare
generale, perchè ha a che fare con lo scontro tra il potere dei padroni e del
loro marcio sistema che schiaccia le vite per il profitto e la necessità di
cambiare/rovesciare il loro sistema non solo in un posto di lavoro, ma
dovunque, dentro e fuori dai posti di lavoro.
Da oltre un
anno i lavoratori di Brignano lottano per avere un lavoro con i diritti, che
viene negato dal sistema senza regole delle cooperative logistiche che
gestiscono migliaia di lavoratori che movimentano le merci dei padroni dei
supermercati della grande distribuzione.
In questi
giorni difficili, in cui i lavoratori hanno anche dovuto respingere le
provocazioni degli autisti Italtrans ai cancelli del magazzino
Kamila per attaccare i presidi, la lotta non è arretrata, ed è pronta
a riprendere se nessun effettivo risultato viene dall'incontro odierno.
Ma c'è da
dire che questa lotta non è facile anche perchè, nonostante gli appelli
dello Slai Cobas sc, non si realizza quell'unità necessaria tra le
organizzazioni sindacali di base presenti, per avere un’unica linea, un fronte
compatto verso le controparti.
In questa
lotta la presenza dell'Usb nella Coop. New Utily è stata molto equivoca:
accaparrarsi qualche lavoratore, già iscritto allo slai cobas sc ma non attivo
nelle lotte, alimentando confusione e facendo leva su idee sbagliate presenti
tra gli stessi lavoratori, per poi usare questa "presenza interna"
per dividere il fronte dei lavoratori, con manovre sottobanco per strappare
incontri e soluzioni per i propri iscritti.
Mentre da
parte del Si.Cobas, pur con una volontà e a volte azioni unitarie dei rappresentanti
locali, assistiamo ad una posizione in questa vertenza che non dice chiaramente
che nessun licenziamento deve passare e che i posti di lavoro vanno difesi, ma
apre la strada a soluzioni parziali e sbagliate, in contrasto con quanto
richiedono i lavoratori in lotta: "...pagamento delle giornate perse e le
garanzie occupazionali sia nello stesso impianto, sia di un eventuale
trasferimento presso altro cantiere sito nella stessa provincia di Bergamo,
ovvero la possibilità di accedere alla NASPI" - dando di fatto alle
controparti sia padronali che istituzionali la possibilità di giocare su questa
divisione di posizioni e obiettivi.
CHE SI AFFERMI NELLA LOTTA L'UNITA' E LA LINEA GIUSTA!
CHE SI AFFERMI NELLA LOTTA L'UNITA' E LA LINEA GIUSTA!
Alcune foto
e servizi sul presidio di ieri...
Clicca qui per sentire il servizio sul
presidio, da Metro Regione di Radio Popolare Milano del 7/6 (dal minuto 01:00).
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