È morto ieri
un portalettere, un lavoratore ed anche se non lo conoscevamo personalmente
questo ci basta per piangerlo e pensare alle persone a lui care.
Quello che invece non accettiamo è che venga archiviato come “tragica fatalità” perché non lo è e non lo sono le migliaia di infortuni, più o meno gravi, che ogni anno si verificano in Poste Italiane.
Quello che invece non accettiamo è che venga archiviato come “tragica fatalità” perché non lo è e non lo sono le migliaia di infortuni, più o meno gravi, che ogni anno si verificano in Poste Italiane.
L‘Azienda fa
partecipare i portalettere alla formazione sulla sicurezza, fornisce i DPI, ma
nega nei fatti l’indissolubile legame tra infortuni ed organizzazione del
lavoro che con i tagli dei posti di lavoro, il conseguente aumento dei carichi
e le continue pressioni a cui i postini sono sottoposti, sono le cause
principali dell’aumento dei ritmi, del conseguente calo dell’attenzione e
quindi di maggior rischio infortuni.
E questa
situazione peggiorerà ancora con la nuova riorganizzazione che partirà ad
aprile, se poi pensiamo allo stato del parco motomezzi, vecchi e malfunzionanti
il quadro è completo.
Costretta
per legge ad illustrare le norme a cui i lavoratori devono attenersi per
limitare il rischio infortuni, è la stessa Azienda a far pressione sui
portalettere per smaltire la corrispondenza, sostituire le unità mancanti con
gli abbinamenti cosi che i postini escono con motorini stracarichi, con lo
stress di dover consegnare tutta la corrispondenza nell’orario previsto, e
questo aggiunto alle condizioni climatiche diminuisce la soglia di attenzione
al traffico ed alla strada.
Anche per
questo non si può accettare che vengano definiti “incidenti stradali” ma solo
infortuni sul lavoro.
L’Azienda
risponderà, insieme alle OO.SS. firmatarie, che la riorganizzazione si deve
fare in nome del profitto anche a scapito però dell’occupazione, della sicurezza
e della dignità di tutti i lavoratori.
Contro tutto
questo, per non dimenticare, continueremo a lottare!
20 marzo ’18
Per l’unità del sindacalismo di base
CUB POSTE COBAS
POSTE SI COBAS
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