Intervento dell'avvocata Antonietta Ricci nell'udienza del 28/6: "...rigetto la richiesta di trasferimento del processo da Taranto e la nuova "perizia presentata dai difensori degli imputati..."
"io mi associo alle conclusioni della Procura Generale, della Dottoressa Cannarile e del Dottor Graziano però non posso fare a meno che rilevare quanto l’eccezione di incompetenza funzionale - che gli avvocati degli imputati hanno così fortemente sostenuto durante tutte queste udienze - sia un argomento molto sentito.
Sotto questo aspetto io voglio fare un discorso semplice
evidenziando un elemento fondamentale. Cioè l’Articolo 11 del
Codice di Procedura Penale - come diceva anche pocanzi il collega
Vitale - è una norma eccezionale, è una norma che deroga alla
regola ordinaria e, come tale, deve essere applicata in modo
rigoroso. Anche la Corte Costituzionale lo ha ribadito, cioè non
accettando e respingendo tutte quelle interpretazioni estensive
dell’Articolo 11.
Citando anche il parere del Professor
Spangher il quale ha evidenziato quali sono gli elementi che mette in
evidenza e che rendono operativo l’Articolo 11 del Codice di
Procedura Penale, ovvero l’essere Magistrato e l’essere persona
imputata, persona offesa o persona danneggiata dal reato.
Quindi quando questi due elementi si concretizzano - solo in quel momento - si può derogare la disciplina ordinaria, quella che appunto prevede che i processi si debbano celebrare nel luogo in cui è stato commesso il reato. Allora, attraverso un ragionamento veramente semplicistico, possiamo ritenere che questi due elementi - cioè quello dell’essere Magistrato e dell’essere persona offesa, danneggiata o imputata del reato - si siano verificati nel processo di cui stiamo parlando? La risposta, secondo me, è semplice: è “no” perché in nessun caso i due elementi coincidono.
Non coincidono per quanto riguarda la posizione dell’Avvocato Giacovelli e del Dottor Cassetta in quanto, sebbene hanno presentato istanza di Parte Civile, loro non erano Magistrati. Il Dottor Cassetta aveva abbandonato la Magistratura già da dieci anni, il Dottor Giacovelli già da un anno. Per quanto riguarda invece la posizione dell’Avvocato Russo sembrerebbe che questi due elementi coincidano e che quindi debba ritenersi applicabile l’Articolo 11. Ma non è così neppure: perché l’Avvocato Russo, a un certo punto, revoca la sua costituzione di Parte Civile e - come ha detto sia la Corte Costituzionale che la Corte di Cassazione nella famosa sentenza 6558 del 2023 - la posizione di un Magistrato in quanto persona offesa, in quanto danneggiato o in quanto imputato non deve essere ipotetica, non deve essere congetturata, non deve essere valutata a seguito di un ragionamento generico ma deve essere concreta, deve essere parte processuale presente. Allora vi pongo una domanda: la Corte di Cassazione, in primo grado, ha dovuto pronunciarsi su una richiesta, una pretesa risarcitoria dell’Avvocato Russo? No! Quindi perché pensare di poter applicare l’Articolo 11 quando di fatto non ci sono i presupposti, non si sono creati i presupposti per poterne rendere l’applicazione?
Quindi insisto sulla istanza di rigetto della eccezione ex Articolo 11 ed insisto anche sul rigetto della perizia che è stata depositata dagli imputati di Difesa, anche in nome del valore totalmente scientifico che riguarda le perizie della Corte di Assise. Mi riferisco sia allo Studio Sentieri - che è uno studio fatto proprio dall’Istituto Superiore di Sanità italiano che fa parte del Sistan, cioè del Sistema Statistico Nazionale - che allo Studio Forastieri il quale, oltre ad essere validato scientificamente perché è stato pubblicato su riviste il cui valore scientifico è oggettivo, lo Studio Forastieri ha messo in evidenza il nesso causale tra le emissioni nocive e le malattie che i cittadini di Taranto subiscono, il danno alla salute che i cittadini di Taranto subiscono.
Sotto questo punto di vista vorrei, da ultimo, censurare anche
l’ordinanza che ha tolto l’esecutività alle provvisionali in
quanto in quella ordinanza - Presidente e signori della Corte - è
stata data rilevanza e preminenza al danno patrimoniale conseguente
agli imputati qualora dovessero pagare tutte queste provvisionali. Di
fronte al danno patrimoniale è stato calcolato il danno alla salute
che invece hanno subìto tutti i cittadini di Taranto e in modo
particolare anche - restringendo la questione alla mia Parte Civile -
Picoco Salvatore il quale è deceduto ed è deceduto per carcinoma
polmonare? Picoco Salvatore era dipendente operaio addetto ai servizi
cimiteriali del Comune di Taranto. Se con tanta solerzia sono state
geolocalizzate le abitazioni dei Magistrati, beh, allora valutiamo
l’ubicazione del cimitero di Taranto che è proprio in
prossimità, sebbene vicino ai Tamburi che è il primo rione che
ha subìto i danni dalle emissioni. Il cimitero è diviso soltanto
dalle carreggiate della Strada Statale 7: si può considerare parte
dell’Ilva, dell’acciaieria. Ho allegato anche l’estratto
contributivo di Picoco Salvatore il quale inizia a lavorare alle
acciaierie. Picoco Salvatore, insieme a tutti gli operai del
cimitero. E’ stata considerata la salute, il danno alla salute
che è un danno permanente? Invece è stata data importanza
all’aspetto patrimoniale del danno che hanno avuto gli
imputati.
Per questo mi associo anche alla richiesta di
rigetto della perizia che è stata presentata dai difensori degli
imputati. Grazie.
Una valutazione fatta poi dall'Avvocata Ricci nell'assemblea con le parti civili tenutasi presso lo Slai Cobas sc nella serata del 28 giugno
In tutte le udienze che si sono svolte finora gli avvocati degli
imputati erano arrabbiati, decisi, compatti. Tutti hanno contestato
la competenza funzionale, quindi vogliono che il processo si debba
trasferire a Potenza. Già nella scorsa udienza la Procura si è
opposta a questo e tutti noi oggi, quelli che hanno depositato le
memorie, noi che abbiamo discusso ci siamo opposti a questo
trasferimento. Legalmente si tratta di una questione interpretativa,
la stessa sentenza viene utilizzata dagli avvocati degli imputati
come da parte nostra. Questo di fatto rimanda alla decisione del
Presidente della Corte d’appello che non riusciamo a capire bene se
ci darà ragione o no. Oggi ho avuto la sensazione che il Presidente
fosse più a favore della nostra interpretazione, però non sappiamo
perché è una questione proprio di dottrina, di come deve applicare
i principi al caso concreto.
Poi c'è stata lo show dell’avv.
del Codacons di Rienzi, a cui ci siamo opposti. Se n'è uscito con
queste dichiarazioni da televisione e basta. E per queste
dichiarazioni ha avuto anche uno scontro con Margherita.
Ci siamo anche opposti fermamente all'utilizzo di una nuova
perizia che immetterebbe un altro bel pò di lavoro da fare. Perché
poi ci sono le contestazioni, ci sono le controperizie che ovviamente
dobbiamo fare perché non possiamo rimanere zitti di fronte alle
valutazioni che vogliono mettere in discussione i dati del processo
di 1° grado. Però rispetto al trasferimento del processo a Potenza
sarebbe la cosa meno grave, dato che resterebbe comunque la speranza
di continuare a lottare per la validità della sentenza di primo
grado. Ma se veramente viene trasferito tutto a Potenza è
un'ecatombe da un punto di vista processuale.
Anch'io ho
sollevato una critica nei confronti dell'ordinanza che ha tolto
esecutività alle provvisionali. Il Presidente ha controbattuto
dicendo: se ho tolto la provvisionale non significa che non potete
agire per il risarcimento del danno. Sì, è vero, ma io potrei
agire, però in una prospettiva di un processo in cui per la sua
lunghezza alcuni reati possono saltare per la prescrizione o
addirittura gli imputati vengono assolti.
E infatti l'ho detto
proprio oggi. Vi siete presi la briga di andare a geolocalizzare
l'abitazione del giudice? Ma avete visto i lavoratori del cimitero
come stanno? Praticamente a ridosso dell'Ilva, da cui vi dividono
soltanto le carreggiate della strada.
Dopo i lavoratori
dell'acciaieria, quelli che stanno dentro, i più a rischio elevato
siete proprio voi, lavoratori cimiteriali. State lì e praticamente
vi prendete tutto ciò che inquina l'acciaieria...
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