mercoledì 17 luglio 2024

17 luglio - IL PRIMATO DELLA LOMBARDIA DEGLI ASSASSINI SUL LAVORO: Muore schiacciato sul lavoro: la vittima era il padre di 3 giovani figli

 

Il dramma si è consumato in un cantiere di Rovereto

Abitava a Barbariga il 48enne Taqil Rahal, originario del Marocco ma da una vita in Italia, ora cittadino italiano: è lui la vittima del tragico incidente sul lavoro di martedì mattina a Noriglio, frazione di Rovereto (Trento). Era al lavoro nel cantiere di una villetta per conto della Carpenwood, azienda bresciana con sede a Dello, quando per cause ancora in corso di accertamento è stato travolto da alcuni pannelli in legno che si sarebbero sganciati da una autogru. 

Dramma sul lavoro

Pare che il 48enne si trovasse sul solaio dell’edificio quando è stato investito in pieno dal carico, del peso di oltre 15 quintali: a seguito dell’impatto è precipitato nel vuoto e al suolo, per lui purtroppo non c’è stato nulla da fare. I medici non hanno potuto altro che constatarne il decesso: la Procura di Trento ha aperto un’inchiesta, nel frattempo sono in corso i rilievi della Polizia di Stato e dei tecnici dell’unità operativa Prevenzione sui luoghi di lavoro dell’azienda sanitaria trentina. 

Chi era Taqil Rahal

Taqil Rahal lascia nel dolore la moglie e tre figli ancora piccoli: uno di loro martedì ha compiuto gli anni e aspettava a casa il suo papà per festeggiare insieme il compleanno. Così la Cgil in una nota: “Con dolore apprendiamo della scomparsa di Taqil Rahal, operaio bresciano di 48 anni impiegato alla Carpenwood, azienda con circa 120 dipendenti. Taqil era impegnato nel caricamento di pannelli di legno prefabbricati con una gru quando, a seguito del rovesciamento del carico, è stato travolto senza possibilità di scampo”.

La nota della Cgil

Taqil era iscritto alla Fillea Cgil, il sindacato dei lavoratori dell’edilizia: “A nome della nostra organizzazione ci stringiamo alla famiglia, esprimendo le nostre condoglianze in questo momento di dolore”. Si tratterebbe del ventesimo incidente mortale che coinvolge lavoratori bresciani dall’inizio dell’anno, continua la Cgil: “La provincia di Brescia si conferma tra le aree con il più alto numero di morti sul lavoro, pari a Milano. I dati sono allarmanti: lo scorso anno, tra gennaio e maggio, si erano contate 17 vittime. Quest’anno, nello stesso periodo, sono già 17. Questo ennesimo dramma – conclude il sindacato – sottolinea l’urgenza di investire in sicurezza sul lavoro. È imperativo che le aziende, istituzioni e tutte le parti coinvolte s’impegnino con determinazione per prevenire ulteriori tragedie”.

Strage senza fine: come riferito dall’Osservatorio indipendente di Bologna di Carlo Soricelli, dall’inizio dell’anno si contano già 68 morti sul lavoro in Lombardia, senza contare quelli in itinere, sono 523 in tutta Italia, 735 considerando anche quelli in itinere. Sul totale delle morti bianche, tra gli under 60 il 36% è di nazionalità straniera.



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