La Rete degli Studenti Medi, l’Unione degli Universitari e la CGIL di Venezia in presidio, martedì 20 maggio, per dire “basta con le morti sul lavoro” e per ricordare Anna Chiti, la 17enne morta sabato scorso sul catamarano turistico su cui lavorava senza contratto.
L’appuntamento era alle ore 18,00 a Venezia, presso il Piazzale della Stazione. Da qui il collegamento con Micol Papi, della rete degli studenti medi del Veneto. Ascolta o scarica.
“Scendiamo in piazza – scrivono le realtà organizzatrici sui rispettivi profili social – perché pretendiamo che si fermino le morti sul lavoro e per ribadire a gran voce che quanto accaduto ad Anna non è solo una tragedia, ma una vergogna in un Paese che accetta che si lavori senza un’adeguata formazione e misure di sicurezza minime”.
Al centro della contestazione, la mancanza di sicurezza e tutele sui posti di lavoro, l’inerzia del governo su queste tematiche, ma anche i PCTO, ovvero i Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. Secondo studenti e studentesse, infatti, questi percorsi di alternanza scuola-lavoro “più che fornire strumenti utili, ci abituano ad un’idea di lavoro improntata allo sfruttamento”.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto Viola Carollo, coordinatrice regionale della Rete degli Studenti Medi del Veneto Ascolta o scarica

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