Alcuni fatti di cronaca ti lasciano sgomento, come quello del povero 27enne Lamine Barro. La sua vita è finita la notte del 1° maggio, sulla strada provinciale brindisina tra Masagne e San Vito dei Normanni. Lamine (nella foto) tornava a casa in bicicletta dopo uno dei suoi due doppi lavori, quando è stato travolto da un’auto. Il conducente non si è fermato. L’ha lasciato sull’asfalto, ferito, agonizzante, e poi è fuggito. Per due ore nessuno si è fermato. Nessuno ha chiamato i soccorsi. Nessuno ha mostrato il minimo segno di umanità per questo povero giovane. Lamine era arrivato in Italia dal Senegal con un sogno semplice: lavorare, aiutare la sua famiglia, costruirsi una vita dignitosa.
Ma già 9 i morti registrati dall'osservatorio in questi primi giorni di maggio, tre sono morti per malori per il caldo improvviso, ieri sera lla 20,30 nel turno di notte è morto Paolo Straulino (nella foto)
investito da un muletto investito da un collega in una cartiera del padovano: per la disperazione il collega è scappato e ritrovato in stato confusionale verso mezzanotte
ma questo governo moderno fascista è ancor più disumano con le sue norme, vedi la patente a punti, che tutelano i padroni assassini e che ha il coraggio di dire che questo governo ha fatto più che negli ultimi 10 anni. Si ha fatto di più ma per aumentare i morti sul lavoro e legittimare tagli e diritti
Morti sul lavoro, Calderone: “Fatto più che in 10 anni”. Ma l’efficacia non c’è e gli ispettori sono diminuiti
La ministra Calderone rivendica gli interventi del governo, ma la patente a punti non sembra funzionare, il numero degli ispettori del lavoro continua a calare
In conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, ha dichiarato che sul fronte della sicurezza sul lavoro, “nell’arco degli ultimi due anni abbiamo adottato il maggior numero di interventi, sia legislativi che amministrativi, rispetto a quanto fatto nei cinque, sei, dieci anni precedenti“. Interventi come la cosiddetta patente a crediti nel settore dell’edilizia, rivendicata anche oggi dalla ministra che ha indicato l’obiettivo di estenderla ad altri settori. E tuttavia gli effetti sulla sicurezza non si vedono, anzi. I dati recenti e



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