Lunedì, 27
Luglio 2015
Dopo la costituzione del SI.Cobas nei magazzini GLS di
Sesto Ulteriano e Rho, la GLS, tramite le società affidatarie del servizio,
rispettivamente Youlog e Natana Doc, ha messo in atto una serie di azioni
antisindacali che, nei fatti, hanno trasformato le trattative in corso in una
inutile farsa teatrale. Nonostante le promesse seguite allo sciopero nazionale
di mercoledì 15/07/15, svoltosi all'indomani dell'apertura dello stato di
agitazione nazionale formalizzato il 6 luglio da SI.COBAS e ADL.COBAS ed
interrotto solo con l'immediato reintegro dei lavoratori sospesi a Rho e sulla
base dell'accettazione verbale delle rivendicazioni sindacali, abbiamo dovuto
constatare che la reale volontà della GLS è quella di impedire che altri
lavoratori e magazzini si organizzino con sindacati considerati scomodi che
contestano il dumping contrattuale e chiedono la corretta applicazione del CCNL
di settore. Tra giovedì 23 e venerdi 24 luglio sono state attuate nei due
magazzini delle azioni provocatorie costruite a tavolino attraverso alcuni
solerti crumiri che hanno messo in atto minacce, persino di morte, verso
delegati e lavoratori associati al SI.Cobas con il chiaro intento di giungere
allo scontro fisico per imporre ed estorcere il loro abbandono
dell'Organizzazione sindacale. A Sesto Uteriano il sig. Cagliani,
amministratore delegato di Youlog, ha pronunciato pubblicamente davanti a tutti
gli operai del magazzino testuali parolo: "A causa degli scioperi del
SI.Cobas, l'azienda rischia di chiudere. Avete già visto che oggi le consegne
sono calate. Se si va avanti cosi molti di voi perderanno il posto di lavoro.
L'unica alternativa é che gli iscritti al Cobas abbandonino il sindacato.
Altrimenti tutti sanno di chi è la responsabilità di cosa potrà
succedere". A Rho la Natana Doc e la sua consociata SVA soc. Coop, hanno
mandato in giro la voce che hanno perso delle commesse per via del SI.Cobas,
che dovranno licenziare conseguentemente dei lavoratori, che perderanno
l'appalto e che nei prossimi giorni la società subentrante non riassumenrà
quelli che si sono iscritti al Cobas perchè il SI.Cobas "non è gradito al
Brand".
La risposta del sindacato, attraverso la riunione nazionale di oggi, sabato 25 luglio, presenti i lavoratori dei due magazzini sotto attacco, dei delegati Si.cobas di Piacenza, Bologna e Roma, e dell'esecutivo nazionale del Si.cobas, si esprime attraverso la votazione del seguente ordine del giorno che decide di:
La risposta del sindacato, attraverso la riunione nazionale di oggi, sabato 25 luglio, presenti i lavoratori dei due magazzini sotto attacco, dei delegati Si.cobas di Piacenza, Bologna e Roma, e dell'esecutivo nazionale del Si.cobas, si esprime attraverso la votazione del seguente ordine del giorno che decide di:
1. Denunciare pubblicamente, anche a mezzo stampa, e
attraverso gli organismi istituzionali preposti (forze dell'ordine,
magistratura, ispettorato del lavoro) l'attività antisindacale e minacciosa
orchestrata all'interno dei magazzini Gls dell'area milanese.
2. Chiamare alla mobilitazione straordinaria tutte le
strutture sindacali del SI.Cobas interne ai magazzini Gls e alla solidarietà
attiva di tutti gli altri cobas a livello territoriale.
3. Dichiarare apertamente che, in caso di ritorsioni
aziendali, o peggio ancora, di attacchi fisici nei confronti di qualunque
nostro iscritto, anche al di fuori del magazzino, la risposta immediata sarà lo
sciopero a livello nazionale e il blocco delle attività.
4. Mantenere comunque aperta la possibilità di
giungere ad un accordo con le aziende fornitrici rispetto alla piena
applicazione del CCNL e alla conciliazione del pregresso solo a condizione che
cessino immediatamente ogni ritorsione ai nostri associati ed ogni ostracismo
verso la nostra Organizzazione sindacale.
Esecutivo
nazionale SI.Cobas
Assemblea nazionale delegati Gls
Assemblea nazionale delegati Gls
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