Redazione,
gli enti locali di ogni ordine, livello e grado
tagliano su qualsiasi cosa: tra le prime vittime il tanto vituperato trasporto
pubblico, prossimo cavallo di Troia per nuove leggi repressive contro la
libertà di sciopero. Ad andarci di mezzo in Molise gli operai della FCA-FIAT di
Termoli, che al termine del turno diurno alle 22 attendono l’autobus che li
riporta verso la città. Peccato che ne sia rimasto uno solo, da dividersi con
gli annoiati turisti di ritorno dagli svaghi vacanzieri.
Ovviamente, gli operai dopo il turno di lavoro restano in piedi. Arrivati al
limite, la rabbia degli operai ha bloccato il bus per 40 minuti, quando
magicamente ne è arrivato un altro disponibile. I passeggeri lamentano
anche i tanti automezzi rotti. Si dimenticano i signori passeggeri di dire che
i più “rotti” sono gli operai FIAT. Una elefantiaca struttura grossa quanto il
Molise, fatturati miliardari, centinaia di milioni di euro al mese per
l’amministratore delegato Marchionne, ma di soldi da spendere per “i quattro
straccioni” non se ne vedono: probabilmente, per la prossima estate FCA-FIAT
appronterà le brande dietro le linee di produzione.
saluti operai, ML
http://www.primonumero.it/attualita/news/1438118174_termoli-autobus-strapieno-di-turisti-operai-fiat-lo-bloccano-per-protesta.html
28/07/2015 – Autobus strapieno di turisti, operai
Fiat lo bloccano per protesta
Termoli. Hanno rischiato di viaggiare in
piedi da Termoli a Campobasso gli operai della Fiat che stasera sono usciti
dalla fabbrica alle 22 e sono stati “prelevati” nella zona industriale della
città adriatica dall’autobus di linea che effettua anche i collegamenti col
Cosib Valbiferno.
Il mezzo era stracolmo di turisti che rientravano nei comuni
limitrofi dopo la giornata al mare e non c’era spazio per gli operai,
giustamente infastiditi perché “dopo 8 di lavoro in fabbrica dovremmo viaggiare
un’ora in piedi?”. Così il bus è stato bloccato e l’autista ’costretto’ a
chiamare un collega con un altro veicolo per il trasporto di tutti i
passeggeri. Dopo circa 40 minuti e infiniti disagi il bus è arrivato e il
trasporto ripreso. Ma la situazione è intollerabile visto che in estate i
viaggi tra il capoluogo e la fabbrica metalmeccanica dove lavorano centinaia di
campobassani e residenti nella Provincia sono complicati dal flusso abnorme di
bagnanti che non possono usufruire di altre corse dopo i vistosi tagli al
chilometraggio regionale del trasporto pubblico. A rendere la situazione
ulteriormente difficile i tanti guasti meccanici su veicoli vecchi e
malfunzionanti che, raccontano i passeggeri, si rompono con estrema facilità.
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